Pd. “Caro Vittorio ti scrivo…”. Campanile a Di Gangi: “Le tue parole contro l’operato dell’ on. Carbone, potrei benissimo riferirle al tuo ed al vostro operato!”

Caro Vittorio,
Io ti conosco, io so chi sei, ma NON hai cancellato i sogni miei!
I sogni miei e quelli di tanti professionisti seri e stimati (pure da te) che, tanti anni fa e per tanti anni, non hanno avuto la possibilità di confrontarsi sui temi e sui problemi che hanno interessato questo territorio.
Avete cancellato i sogni e l’entusiasmo di amministratori e dirigenti del pd che vedevano nel pd l’unico soggetto politico in cui potere riporre le loro speranze e in cui avevano creduto.
Vittorio, non ho nessuna intenzione di polemizzare con te, ma come vedi le tue parole contro l’operato dell’ on. Carbone, potrei benissimo riferirle al tuo ed al vostro operato!
Gli stessi fatti hanno sempre possibilità di svariate letture !
Ora vedi, da oltre dieci anni nel pd ennese non c’è pace, da quando qualcuno decise di stringere il cerchio e lasciare fuori consiglieri comunali, sindaci, deputati regionali e simpatizzanti! Una specie di follia maniacale, che impedì ai consiglieri comunali uscenti di candidarsi con il pd, ai deputati regionali uscenti di potersi ricandidare nel pd, stagioni buie di espulsioni e veleni.
Tutta quella gente che fu tenuta fuori dal cerchio magico, caro Vittorio, ha continuato a fare politica e ha pure vinto le elezioni dappertutto, proprio in contrapposizione al vostro pd perché così ha scelto il popolo da Leonforte a Nicosia e ad Enna e anche a Piazza seppur con altre peculiarità politiche. Ciò ha riacceso la voglia di tanti di avere cittadinanza in quel partito che era ed è di tutti!
Contrariamente al passato, il PD nazionale non è rimasto sordo e ha fatto ciò che un partito democratico non poteva non fare!
Le parole dell’On Carbone vi hanno ferito, perché ferisce molto sentirsi dire, se non ti adegui sei fuori, so quanto fa male, so quanta rabbia genera ma, sic… una sorte di legge del contrappasso dantesca!
Tu, caro Vittorio, citi articoli e commi dello statuto nazionale e regionale, ma qui c’è stata un’emergenza democratica che va al di là di regolamenti e Statuti.
Parli di un’anagrafe degli iscritti, sapendo che avete commesso azioni ‘bullesche’, da “bravi manzoniani’ come negare la tessera a mio padre ottantenne di cui tu conosci bene la storia, a mio fratello, a mogli e parenti di sindaci e storici dirigenti del pd a voi sgradita, ad Enna ed in provincia, utilizzando il tuo ruolo di presidente della commissione provinciale del congresso. Incredibilmente vero tutto ciò!
Non me ne faccio una ragione di come puoi assecondare scelte simili senza provare il disagio che un uomo dai tuoi valori dovrebbe provare. Non mi sembra farina del tuo sacco!
Ora vedi, dinnanzi all’istituzione di vere e proprie liste di proscrizione, il pd nazionale cosa avrebbe dovuto fare, se non fermare scelte tanto scellerate? Ma queste cose le avete raccontate al segretario regionale On. Raciti e al deputato in pectore On. Rubino? Credono costoro, uomini pubblici di ispirazione democratica e progressista che si possano consumare legittimamente scelte simili? Non ci credo!
L’on. Carbone ha sbagliato in questi anni, ha sbagliato ad illudersi che il pd ennese si ravvedesse spontaneamente, ha sbagliato a non credere che il pd ennese fosse affetto da una tale sindrome di follia, ha sbagliato ad attendere tanto, fino a quando la misura è stata colma e le scelte locali sono divenute palesemente inaccettabili e hanno prodotto una obbligata e dovuta reazione romana!
Oramai, c’è un clima insopportabile, il disco rotto della sfiducia che toglie il fiato ed ingessa la città, gli amici più coraggiosi e di buon senso del pd, che desiderano guardare ad un futuro di normalità, vengono da voi accusati di tradimento e i cittadini che si indignano dai conflitti continui, mentre la città avrebbe bisogno di politiche forti e unitarie.
Caro Vittorio, invece di accusare Carbone che seppur tardivamente tenta di mettere la parola fine alle follie ennesi, fatti promotore di percorsi virtuosi che discutano dei bisogni del territorio che ne ha molto bisogno e troverai le porte aperte da parte nostra, acquisendo una certezza in più da oggi, che nel pd io e tutti coloro che vorranno , ci siamo già, non serve una tessera, non ce l’ha neanche uno dei consiglieri che avete accolto nel pd, pur essendo nelle stesse condizioni di incompatibilità da voi applicata alla sottoscritta arbitrariamente, utilizzando i regolamenti a vostro piacere ed applicando un’altra misura per chi è pronto a votare la sfiducia (una sorta di premio fedeltà).
Ha ragione l’on, Carbone a richiamarvi all’applicazione di regole, perché qui di regole non ce ne sono da tempo!, ivi compresa la tua nomina avvenuta su convocazione solo di coloro che erano pronti ad acclamarti!
Allora, diciamoci la verità, Vittorio, la sfiducia serve solo a qualcuno che ha vissuto il trauma del sogno infranto sullo scoglio più grande della mancata candidatura, ma non serve alla città che sta per uscire pure dall’incubo rifiuti da te ignorato durante la tua amministrazione!
Caro Vittorio, facciamo qualcosa per il bene della città da tutti strombazzato e cioè non facciamoci più la guerra ma costruiamo una politica forte che dia speranze ad una città sempre più in difficoltà! Lascia lavorare serenamente il gruppo consiliare che si spende con passione ed onestà intellettuale tutti i giorni per dare una mano a questa città, non mandarli tutti a casa dopo che il 52% degli elettori li ha votati.
Approviamo il PRG, da un anno in commissione e che tu sai bene serve alla città per fermare ancora violenze sul territorio, programmiamo la spesa di milioni di euro da destinare alla città per dotarla di infrastrutture e strutture utili, voltiamo pagina sui rifiuti e lasciamo che il sindaco completi il percorso di avvio della società sui rifiuti consentendo agli operatori di lavorare dignitosamente e non come in questi anni anche tu hai lasciato che lavorassero, lasciamo che i consiglieri comunali continuino a fare ciò a cui sono stati chiamati, tentiamo di contribuire all’elezione di un buon governo per la Sicilia, garantendo l’elezione del deputato regionale affichè rappresenti il territorio e se il segretario vuoi fare, fallo in regime di normalità, per conto di tutti coloro che ti potranno e vorranno votare!
Basta con questa disperata battaglia di resistenza che danneggia il territorio e che, oramai, ha le polveri bagnate!
Rosalinda Campanile (consigliere comunale)