Valguarnera. L’Amministrazione Comunale commissariata per non aver adottato il Piano regolatore Generale

Valguarnera. L’Amministrazione Comunale commissariata per non aver adottato il Piano regolatore Generale. Con nota 12 giugno l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente ha notificato al Comune la nomina del commissario ad acta nella persona dell’architetto Marcello Annaloro. Il commissario avrà il compito di provvedere in sostituzione del sindaco, alla definizione di tutti gli adempimenti necessari alla trasmissione degli atti al Consiglio Comunale per l’adozione del Piano Regolatore. L’assessorato inoltre comunica che l’intervento sostitutivo è esteso anche al Consiglio Comunale, nel caso in cui detto ordine non si determini entro il termine di 45 giorni dalla determinazione della proposta di deliberazione da parte del commissario ad Acta. Nel decreto inoltre c’è scritto che tutte le spese derivanti sono poste a carico del bilancio comunale. Ad accendere il fuoco sotto le ceneri è adesso il gruppo di minoranza “L’Altra Voce” che in una nota scrive: Con questa comunicazione si consuma l’ennesimo atto di mala gestione amministrativa di questo Sindaco e di tutta la sua squadra, i quali palesano quotidianamente una manifesta incapacità di governare con serietà e responsabilità nell’interesse della comunità. Il commissariamento degli organi governativi risulta ancora più grave se si tiene conto delle varie diffide inviate dall’Assessorato regionale, con le quali s’invitavano il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale “ad adottare i provvedimenti di propria competenza finalizzati alla redazione del P.R.G”. Inoltre- fanno sapere- che i Consiglieri Comunali sono venuti a conoscenza del commissariamento dell’ente solamente in data 22 giugno, ovvero dieci giorni dopo la comunicazione dell’assessorato; tale comportamento certifica sempre di più l’incapacità del Presidente del Consiglio di svolgere il proprio ruolo nel rispetto delle prerogative dei Consiglieri Comunali. Riteniamo opportuno –continua la nota-ricordare che il precedente Consiglio Comunale, nel 2014, aveva approvato le linee guida del Piano Regolatore e i tecnici comunali avevano predisposto il Piano e l’annesso regolamento edilizio in sintonia con una commissione di tecnici che operavano sul territorio e presieduta dall’attuale Assessore ai Lavori Pubblici. Ci chiediamo –incalzano- che fine abbia fatto, dopo oltre tre anni, il lavoro prodotto e per quale motivo, nonostante le diffide dell’Assessorato Regionale, il Consiglio Comunale, in tutto questo tempo, non è stato messo nelle condizioni di votare il PRG.” .” C’è da dire che la mancata approvazione del Piano regolatore, predisposto dall’ex Giunta Leanza si intreccia col “caso” Mazza, il responsabile dell’ufficio tecnico, nonché redattore del PRG, licenziato dalla Giunta attuale poco tempo dopo l’insediamento. Tanto che lo stesso presidente del consiglio Enrico Scozzarella non più tardi di qualche giorno fa durante una riunione della 1^ commissione consiliare, alle accuse poste dal capogruppo di opposizione Speranza, rispondeva che quel PRG andò a monte “ a seguito di un accertamento amministrativo e di un successivo esposto di un consigliere comunale, in merito all’esistenza dei titoli del progettista arch. Mazza e che quindi l’intera procedura veniva sospesa in attesa di accertamenti”. Per i 5 consiglieri dell’opposizione quella mancata approvazione “oltre a gravare sulle risorse dell’ente, priva il territorio di uno strumento di pianificazione urbanistica che avrebbe consentito di accedere ai contributi straordinari per il recupero delle aree degradate, avrebbe dato nuova linfa all’economia locale garantendo certezza sulle regole edilizie e avrebbe risolto la problematica connessa all’ impianto sportivo il quale in atto ha una diversa destinazione d’uso”.

Rino Caltagirone