Il Commissario Irsap contesta e silura il Vice Direttore l’ennese Viavattene

Carmelo Viavattene

Il 20 giugno scorso il Commissario straordinario dell’Irsap, Marigrazia Brandara, ed il coordinatore del suo staff, Gaetano Collura (da ieri nuovo Direttore Generale), avevano inviato una nota di “fuoco” contro Carmelo Viavattene, sino a due giorni fa Vice Direttore Generale, in cui gli venivano contestati ben quindici tra “inadempienze e omissioni”. Una sorprendente “bocciatura” a tutto campo sull’operato di Viavattene il quale era stato incaricato dalla stessa Brandara, sin dal 18.04.2016, a ricoprire il ruolo di Vice Direttore generale dell’IRSAP.

Un incarico di un certo “peso” ad appannaggio dell’ennese Viavattene che, in assenza della figura del Direttore generale, aveva adottato molteplici atti di ordinaria e straordinaria amministrazione. A tal riguardo, il 17.03.2016, il Dirigente generale dell’Assessorato regionale delle attività produttive, Alessandro Ferrara, che esercita le funzioni poteri di vigilanza e di controllo sull’Irsap, aveva già contestato l’operato di Viavattene per avere adottato numerose determinazioni di straordinaria amministrazione senza averne i poteri. Contestazioni che non avevano sortito alcuna iniziativa di “censura” da parte del Commissario Brandara che, invece, aveva deciso di rinnovare piena fiducia a Viavattene prorogando sempre il suo incarico di Vice Direttore sino al 26.06.2017.

Clamorosa, dunque, la decisione di questi giorni assunta dalla Brandara di contestare e “silurare” Viavattene, atteso che l’ultima conferma a favore del dirigente era stata decisa circa un mese fa con delibera della Brandara, n. 14, del 22.04.2017.

Negli ambienti politici la notizia del clamoroso “siluramento” di Viavattene ha avuto una chiara motivazione: spianare la strada alle recenti nomine del nuovo Vice Direttore, Franco Gallo (amico del Presidente della regione Rosario Crocetta), e del nuovo Direttore Generale, Gaetano Collura (amico del Senatore Giuseppe Lumia).

La pesantissima nota di contestazione della Brandara contro Viavattene, del 20 giugno scorso, entra nel merito di svariate e gravi inadempienze, tra le quali: mancato raggiungimento degli obiettivi, assenza di regolamenti fondamentali, criticità sullo sviluppo, innovazione, trasparenza e legalità, mancata utilizzazione delle aree ed immobili pubblici assegnati, degrado in cui versano la maggior parte degli agglomerati industriali, mancata conclusione dell’attività di progettazione dell’opera che garantirà sicurezza e decoro dell’agglomerato industriale di Milazzo, andamento degli incarichi legali conferiti, mancata ricognizione degli impianti fotovoltaici realizzati sugli immobili, emergenze nell’agglomerato industriale di Catania, criticità società Autoporto A.S.I.-SR S.p.A., mancata riduzione dei costi di missione e trasferta del personale, criticità nel cronoprogamma Patto per il Sud, decoro e vivibilità dell’agglomerato industriale di Termini Imerese, economicità ed efficacia del servizio idrico, fognario e depurativo negli agglomerati industriali, criticità sulla gestione IAS e dell’impianto di depurazione di Priolo (SR) etc.
Accuse gravissime che dovranno essere provate e che, per la loro diversa natura e consistenza, possono precludere evidenti responsabilità.


Riceviamo e pubblichiamo, integrazione all’articolo:
Si prega di volere cortesemente pubblicare ad integrazione dello stesso la dichiarazione ufficiale (qui sotto riportata) rilasciata dal commissario straordinario IRSAP Mariagrazia Brandara che intende esprimere la sua posizione e prendere le distanze da quanto scritto sull’articolo relativamente alla persona dell’ingegnere Viavattene.
“Ho apprezzato in questi ultimi due anni il lavoro fatto dall’ingegnere Carmelo Viavattene nella qualità di vice direttore generale dell’Ente IRSAP sotto molteplici punti di vista, per la competenza, la precisione e la puntualità con cui ha svolto il suo incarico, spendendosi per l’Ente anche in momenti difficili da gestire, nonché per la velocità con cui ha portato a termini adempimenti e compiti a lui assegnati. Il passaggio di consegne alla vice direzione generale deciso in seno al CdA dello scorso 26 giugno nulla ha a che fare con il suo rendimento né lo mette o lo ha mai messo minimamente in discussione; la decisione di una nuova nomina è frutto di dinamiche organizzative interne alla struttura in attesa del decreto di nomina del Direttore Generale. Mi stupisco e mi duole sapere che la direttiva di cui si parla nell’articolo, essendo esso stesso un atto interno – lungi dall’essere una manifesta sfiducia nei confronti di Viavattene – è concepito come promemoria interno e di sollecito agli altri dirigenti utile ai fini dell’organizzazione, prestato come si evince dall’articolo di Vivienna alla libera interpretazione di chi vuole individuarci necessariamente altri significati”.
Lo sottolinea il commissario straordinario IRSAP Sicilia Mariagrazia Brandara in ordine all’articolo soprariportato.

n.d.r.: si precisa che la Redazione è in possesso di alcuni documenti (forse non completi) che hanno portato a dare l’interpretazione pubblicata.