Solitudine, un grave fattore di rischio per la salute

La solitudine fa male alla salute: una verità che da oggi può anche avvalersi di alcune ricerche scientifiche che ne hanno sottolineato i danni non solo a livello umorale, ma anche e soprattutto fisico. Alla luce di tali scoperte, ci si interroga sul da farsi, dato che al pari dello stress e della depressione, anche la solitudine può potenzialmente diventare il fattore scatenante di alcune patologie molto pericolose, come ad esempio gli ictus. Data la recente scoperta della solitudine intesa come grave fattore di rischio per la salute di chi ne soffre, come la si può contrastare per evitare che degeneri in qualcos’altro?

 

Solitudine: una malattia della mente e del corpo

 

Secondo uno studio scientifico pubblicato di recente sulle pagine della nota rivista “Heart”, la solitudine non comporterebbe esclusivamente problemi legati alla depressione, con tutte le conseguenze del caso, ma sarebbe anche foriera di problemi fisici molto gravi, come ad esempio gli infarti, gli ictus e tante altre patologie legate al muscolo cardiaco. Questo porrebbe la solitudine sul medesimo piano – in quanto a fattori di rischio – dell’obesità e di cattive abitudini come la sedentarietà, tutte condizioni responsabili dell’aumento della pressione sanguigna, condizione nefasta per il cuore. Lo studio ha anche riscontrato, in chi soffre di solitudine, un aumento del 32% degli ictus e del 29% degli infarti.

 

Solitudine? Spesso dipende dalla timidezza

 

La solitudine raramente è una scelta di vita ma molto spesso una conseguenza della timidezza: una delle barriere psicologiche più comuni, che porta chi ne soffre a chiudersi in se stesso, isolandosi e conducendo un’esistenza prevalentemente solitaria. Ma è sempre possibile uscire da questa situazione, evitando conseguenze ben peggiori: bisogna solo avere coraggio e determinazione. È importante sforzarsi per vincere la timidezza: ad esempio, si può provare ad eliminare la timidezza con questi modi qui, tutte tattiche efficaci e molto semplici da mettere in pratica. Così facendo si potrà tornare a coltivare in modo sano i rapporti con gli altri, stringendo nuove amicizie e scoprendo che le uniche barriere erano le infondate preoccupazioni nella nostra testa.

 

Come tornare a coltivare le relazioni sociali?

 

Evitare la solitudine, dunque, significa tornare a coltivare le relazioni con gli altri e, di riflesso, tornare a vivere. Ma come è possibile farlo? Basta solo buttarsi e riscoprire il piacere di fare conversazione. Qui il consiglio è di archiviare l’atteggiamento passivo e di diventare persone propositive, cogliendo ogni opportunità per interagire con gli altri. Inoltre, essere coscienti della propria timidezza può diventare un vantaggio, perché sapremo sempre che si tratta solo di un blocco mentale, superabile con la pratica e l’esercizio quotidiano. Infine, è anche importante imparare a gestire le relazioni con gli altri: ovvero, capire quali sono le amicizie che contano di più e che vale la pena coltivare e quali invece, non vanno al di là della semplice conoscenza.