Caldo record ad Enna, situazione sotto controllo sulla disponibilità di acqua dalla diga Ancipa

La settimana appena trascorsa è stata anche per la provincia di Enna la più calda di questo primo scorcio d’estate, temperature che si sono avvicinate ai 40° e solo ieri, ad Enna, l’aria è stata “timidamente” più fresca.
Il caldo africano ha portato in Sicilia anche l’allarme siccità che in diverse aree sta già facendo vedere i suoi effetti. Ma qual è la situazione in provincia di Enna?
Ad oggi non si può parlare di vera e propria “emergenza e siccità” e bisogna invece slegare l’aspetto idrico da quello delle irrigazioni che in una provincia come quella di Enna, dove la vocazione agricola è forte, sono un elemento fondamentale.
Nel primo caso, ad esempio, le notizie che arrivano sono positive perchè l’invaso dell’Ancipa garantisce l’approvigionamento idrico e non mette di fronte ad una ipotesi di emergenza idrica per i prossimi mesi. Questa analisi era già stata tra aprile e maggio quando l’Ancipa aveva un volume di 24,54 Mmc e fu deciso di accogliere la richiesta di SiciliAcque per assegnare alla stessa società dal mese di maggio a dicembre 2017 un volume idrico di 15,33 Mmc che sarà utile ad assicurare l’erogazione alla provincia di Enna ed in parte a quella di Caltanissetta.
Situazione sotto controllo, dunque, sulla disponibilità di acqua dalla diga Ancipa, mentre merita più attenzione quella che riguarda le irrigazioni e sulle quali è vigile il Consorzio di Bonifica. La diga Olivo, ad esempio, è in esaurimento il che fa preludere ad una situazione di vera emergenza per il comparto agricolo.
Nonostante le opere di manutenzione e il non elevato numero di agricoltori che ne fanno richiesta di approvigionamento, la diga Olivo rischia dunque l’emergenza.
Nel caso della diga Olivo purtroppo quello della carenza idrica è un problema cronico perchè non si riesce a riempire neanche nella stagione delle piogge. Le cause sono molteplici ma più di tutte ad incidere è la manutenzione della struttura che andrebbe fatta al di là dell’ordinarietà. Servirebbe infatti un investimento specifico per risolvere alcune criticità che si trascinano da anni.
Situazione migliore, invece, alla diga Nicoletti e Pozzillo (da dove è maggiormente servito il comparto agricolo) dove l’acqua c’è ma dal Consorzio restano comunque vigili.