Agira: giovane arrestato per rapina aggravata e maltrattamenti a sorella invalida

Agira. Nella mattinata di sabato 1 luglio, la Polizia di Stato ha tratto in arresto in flagranza di reato F.M., giovane agirino classe 1988, con precedenti di polizia per reati inerenti gli stupefacenti e reati contro la persona, perché resosi responsabile dei reati di rapina aggravata e lesioni personali ai danni della sorella.
In particolare – nel pomeriggio di venerdì il giovane, approfittando dello stato di minorata difesa della sorella, invalida al cento per cento, dopo averla più volte minacciata e percossa, pretendeva che la donna gli consegnasse la carta bancomat, unitamente ai codici di accesso, con la quale intendeva prelevare la pensione di invalidità percepita dalla congiunta; al fermo rifiuto di lei, dopo averla ulteriormente minacciata e picchiata, le sottraeva la carta e i codici custoditi all’interno della borsa. Accortasi del gesto del fratello, la donna – nonostante le lesioni subite – procedeva immediatamente, tramite l’apposito servizio clienti, a bloccare il bancomat.
L’indomani mattina F.M. si recava presso l’ufficio postale di Agira con l’intenzione di prelevare la pensione dal conto della sorella, ma, con sgradita sorpresa, non riusciva nell’intento, in quanto lo sportello automatico non erogava il denaro, ma ritirava la carta in quanto la stessa risultava bloccata.
A questo punto il giovane in preda all’ira raggiungeva la sorella a casa e, dopo averla afferrata per i capelli, la trascinava per terra, picchiandola e minacciandola che se non le avesse dato i soldi di cui aveva bisogno l’avrebbe ammazzata.
La donna, soccorsa da un vicino, veniva condotta al locale pronto soccorso, dove le veniva riscontrato un trauma cranico nella regione occipitale e diverse ecchimosi alle braccia e ai fianchi.
Prontamente il medico di turno avvertiva gli uomini del Commissariato di P.S. di Leonforte, diretti dal Commissario Capo dott. Alessio Puglisi che, dopo aver acquisito la denuncia dalla vittima e sentito le dichiarazioni del vicino, si mettevano immediatamente alla ricerca del giovane, acquisendo, contemporaneamente, le immagini del circuito di videosorveglianza del comune di Agira, posizionate nelle immediate vicinanze dell’ufficio postale, che confermavano la dinamica degli eventi narrati dalla donna.
Rintracciato F.M., alla luce dell’attività d’indagine svolta, veniva tratto in arresto e, dopo le formalità di rito, condotto presso la casa circondariale di Enna, su disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, Dott. Francesco Rio, che coordina le indagini.