Enna: gruppi consiliari discutono della mozione di sfiducia che presenterà il Pd

Enna. È tempo di conta e consultazioni tra i gruppi consiliari i quali hanno iniziato a discutere della mozione di sfiducia che presenterà il Pd dopo il referendum interno di mercoledì 12. Il ritornello di questi giorni è sempre lo stesso e riguarda la soglia dei 20 consiglieri affinchè la mozione passi. Ne abbiamo quindi parlato con i capigruppo. Francesco Comito (Amare Enna, ex forza di governo): «Serve una svolta, le ragioni della nostra uscita dalla maggioranza erano e sono tutt’ora presenti. Emerge un metodo che mostra dei limiti e c’è una città in affanno quando deve compiere delle scelte di governo. Abbiamo detto e ripetiamo che si rende necessario un cambiamento, un rilancio programmatico sotto diversi profili» e fissa i punti: «Avvio di una fase di sviluppo ed efficienza dell’azione amministrativa, la pulizia della città e che i servizi funzionino meglio. È compito del sindaco interpretare e cogliere questa opportunità di fare delle scelte. Quando avremo delle proposte orientate in questo senso le valuteremo».
Tra gli ex alleati anche Biagio Scillia (Enna Rinasce): «Il sindaco ha tradito il mandato elettorale e se queste sono le condizioni meglio andare a casa ma non accettiamo che sia il Pd a decretare le sorti della città. Se il sindaco decide di rilanciare con noi, siamo pronti ad appoggiarlo. La condizione è quella del programma, è fondamentale puntare sul rilancio dell’economia con azioni forti e quindi nessuna esternalizzazione dei servizi gestibili dal Comune, rilancio delle attività commerciali con regole che possono orientare i cittadini perchè la città deve investire sui commercianti locali e rivisitazione delle deleghe assessoriali. Abbiamo chiesto una risposta prima delle scelte del Pd perchè non siamo una ruota di scorta e non sarà il Pd a tenere a galla l’amministrazione».
Per Gloria (Sicilia Democratica) è ancora prematuro esprimere un’idea sulla sfiducia mentre Solfato (M5S) dice: «L’amministrazione è inadeguata, noi siamo per un’amministrazione a 5 stelle che governi da sola. Voteremmo la sfiducia anche se a malincuore se la presenterà il Pd che ha delle colpe per lo stato della città. Non escludo che possa presentarla io e comunque sentiremo la base cosa ne pensa», una dichiarazione che è perfettamente in linea ai tempi di Ponzio Pilato!.
Per Saverio Cuci (indipendente) serve un rilancio dell’azione ammninistrativa: «Il mio giudizio sull’amministrazione è negativo ma questo non è un atto da valutare con leggerezza, sono necessarie motivazioni valide e fondate per dire sì e affidare la Città a un lungo periodo di commissariamento».
Intanto il consiglio comunale sono stati nominati i nuovi revisori dei conti non senza polemiche e con l’astensione del Pd che ha contestato le modalità con cui si è giunti alla scelta dei compensi portati al minimo. Ritirato polemicamente da Arena il punto sui lumi ornamentali per l’aula semi diserta.