Valguarnera annullata dal Consiglio comunale la vecchia bozza di PRG della precedente amministrazione. Si comincia daccapo

Valguarnera. Dritti per la propria strada, senza tentennamenti, senza alcun’ombra di dubbio. La maggioranza consiliare targata PD, sotto l’egida del sindaco Francesca Draià, annulla la bozza del Piano Regolatore Generale, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale della scorsa legislatura targato Leanza e quindi torna tutto daccapo. Un PRG, ricordiamo, per il quale da qualche settimana è sotto l’egida di un commissario ad acta nominato dalla Regione. Questo l’esito della votazione, conclusasi alle 23: presenti 8, votanti 8 tutti della maggioranza, mentre l’opposizione si è allontanata al momento del voto. Dritti, con l’obiettivo di elaborarne uno nuovo di zecca, con nuove visioni del territorio da ridisegnare. Ma in consiglio è spiccata un’assenza eccellente, quella del presidente della 4^ commissione consiliare (quella del PRG) Pier Francesco Oliveri, che non avrebbe partecipato alla seduta in segno di protesta. Il refrain di tutta la serata condotto dalla maggioranza e dallo stesso sindaco Draià è stato unico ed ha avuto come protagonista l’ex dirigente dell’ufficio tecnico comunale, architetto Niccolò Mazza. Per detti esponenti, il dottore in architettura Mazza, nel 2013, non poteva redigere e firmare atti del Piano Regolatore in quanto non in possesso dei requisiti necessari e cioè i titoli accademici richiesti dalla legge: laurea quinquennale in architettura, abilitazione alla professione e iscrizione all’albo dei professionisti, ma era in possesso solo di laurea triennale che non gli consentiva di firmare atti di una certa rilevanza relativi al Piano. La seduta è stata incentrata quasi tutta su questo argomento, quasi un processo in contumacia nei confronti dell’ex dirigente, con tanto di pubblico presente. Tante le argomentazioni dei consiglieri, tra le quali, l’essere stato uno scandalo affidare l’iter ad una persona che non aveva i titoli accademici e che quindi non poteva assicurare la sicurezza del territorio. Il sindaco Draià invece, oltre ai titoli accademici mancanti, ha evidenziato pure che detta bozza approvata dal Consiglio Comunale nel 2013, è stata successivamente rigettata dal Genio Civile, a cui lei stessa l’aveva inviata, per mancanza di documentazione ritenuta fondamentale. Non solo, ma che il Piano, tra l’altro, non era munito di parere contabile, essenziale per le sorti dello stesso. Di rimando il capogruppo Giuseppe Speranza ha replicato che il parere contabile era stato apposto dall’allora segretario Alfredo Verso e che per quanto riguarda i titoli accademici a lui risultava che Mazza avesse acquisito un’abilitazione nel 2011 e che quindi, nella qualità di responsabile del “gruppo PRG”, era nelle condizioni di concludere l’iter. Speranza inoltre ha chiesto all’Aula quale fosse il motivo di accelerare l’iter di annullamento della delibera, in presenza di un commissario ad acta e che in ogni caso la procedura adottata risulta viziata, in quanto non doveva essere il presidente del Consiglio a convocare la seduta ma lo stesso commissario. Ma che quel Piano potesse essere salvato o sanato, senza aggravio di spese, a qualcuno dei presenti e assenti, il dubbio non è sfuggito. Oltre agli esponenti della minoranza Speranza e Profeta, quello maggiore è forse venuto, come abbiamo accennato, anche ad un importante esponente della maggioranza, il presidente della lV commissione Pier Francesco Oliveri. L’esponente di maggioranza infatti, poco prima che iniziasse il Consiglio ha inviato una lettera al sindaco chiedendone il rinvio, cercando pure di convincere sino al’ultimo i propri colleghi di gruppo, al fine di consentire in una riunione una più ampia disamina per salvare il Piano e preservare l’Ente da eventuali danni patrimoniali. Incontro che si sarebbe dovuto tenere in 4^ commissione, con l’ausilio del commissario ad acta, della commissione urbanistica, dell’ufficio tecnico, di professionisti del settore e urbanisti qualificati. Ma sembra proprio che non ci sia riuscito, tanto da non partecipare ai lavori. Per quanto riguardo infine l’altro punto importante, quello sui migranti, vista l’ora tarda, è stato rinviato a data da destinarsi.
Rino Caltagirone