Enna. Sfiducia al sindaco, polveriera Pd. Arrivano i primi “no”, critiche e dure analisi

gazebo d referendum sfiduciaEnna. Dopo aver deciso di ricorrere subito alla mozione di sfiducia il Pd ennese è adesso chiamato alle fasi successive che arriveranno al deposito vero e proprio della mozione. Ma non sarà per nulla semplice perché sono arrivati già i primi “distinguo” come nel caso dei consiglieri Giuseppe Savoca e Miriam Colaleo che per altro erano già ben noti da tempo. Adesso però lo ufficializzano e questo è probabile che provocherà forti scossoni soprattutto perché i due motivano, punto per punto, la loro posizione di contrarietà.

Savoca e Colaleo esordiscono così: “Nel volere commentare gli ultimi momenti della politica locale non possiamo iniziare senza prima fare un breve riassunto. È da qualche mese che ad Enna ha rubato la scena “la mozione di sfiducia al Sindaco Di Pietro”, a tal punto che ha oscurato argomenti degni di nota quali il PRG e la costituzione della nuova società che gestirà l’annoso problema rifiuti. Abbiamo avuto e tenuto una posizione critica già dalle prime ore, contestandone i tempi ed i modi, ed aggiungiamo che queste nostre riserve sull’argomento abbiamo provato a sviscerarle nelle sedi opportune. La nostra ė una posizione Politica, su di un argomento che per quanto riguarda di Politico ha poco, uno perché volendone condividere la motivazione ad oggi non riusciamo a trovarne una, e secondo perché non riusciamo a comprendere come un gruppo di 16 consiglieri (su trenta) riesca a far passare per buona l’idea di passare la mano e lasciare tutto in mano ad un commissario per un periodo non inferiore a 10 mesi”.

Savoca ha poi proseguito spiegando che “oggi la mia posizione acquista ancor più valore alla luce delle dichiarazioni dell’onorevole Carbone, Commissario del PD in Provincia di Enna, le quali ribadiscono senza lasciare dubbio alcuno, che chi firma o vota la sfiducia al Sindaco Di Pietro è fuori dal PD, ecco io francamente non voglio entrare nella bagarre che si sta consumando tra i vari attori all’interno del PD, ma mi sento di affermare che riconosco Matteo Renzi come mio leader e Carbone come commissario. Come dicevo in precedenza le vicende di cui sopra hanno di fatto congelato le azioni Politiche che ci appartengono, io sono Consigliere Comunale ed ho un mandato popolare chiaro, fare l’interesse dell’ente Comune salvaguardando allo stesso tempo gli interessi della collettività ed oggi nel rispetto di questo stesso mandato dico no alla mozione di sfiducia. I prossimi giorni saranno probabilmente viatico di nuovi assetti politici locali e non, la preparazione delle liste per le elezioni Regionali, la costituzione di nuovi aggregati, il possibile passaggio nelle fila del PD del Sindaco di Enna, movimenti non di poco conto e che potrebbero sconvolgere l’attuale quadro rimodulandone assetti ed equilibri”.

Il capogruppo Cappa ha invece detto: “Prendo atto del risultato della consultazione. La prossima settimana ci incontreremo con il gruppo e formuleremo le firme per la mozione. Sui tempi oggi non posso dire molto perchè è nostro obbligo consultare anche gli altri gruppi” mentre sui consiglieri Pd che non voteranno la sfiducia ha aggiunto: “Non so ancora nulla su chi non la firma, se qualcuno non lo fa se ne assume la responsabilità”.

Ad esprimere perplessità e a non ritenere scontato il loro voto a favore della sfiducia sono anche Ezio De Rose ed Emilia Lo Giudice: “Le idee e perplessità sulla sfiducia non cambiano ma bisogna capire cosa si propone di fare questa amministrazione, capire la linea del sindaco e da tesserato voglio capire qual è il partito, quello del referendum o quello di Carbone che non ho mai visto?”. Sulla stessa linea Emilia Lo Giudice che aggiunge: «Ci riuniremo presto, noi non vogliamo spaccare il partito, ma qualche referente venga a chiarire”.