Critiche dei familiari nei confronti del Centro Alzheimer di Piazza Armerina

“In questo Centro praticamente non c’è niente che possa aiutare un malato di Alzheimer a vivere una vita tranquilla”. A dichiararlo Pippo Micali, che da alcuni mesi porta la moglie Maria Concetta, 71 anni, al Centro Alzheimer dell’Ospedale Chiello di Piazza Armerina. “Non c’è niente, non ci sono attrezzature, il personale medico e paramedico è insufficiente – prosegue Pippo Micali – ed il dottor Claudio Millia, che dirige il Centro, ha le mani legati e viene continuamente condizionato dalla direzione dell’Azienda sanitaria. Ho vissuto assieme a mia moglie un’esperienza al Nord e la situazione è completamente diversa perchè lì il malato è al centro dell’attenzione di tutto. Qui è una competa desolazione, come al solito in Sicilia e nella sanità non sempre affrontiamo i problemi importanti con la necessaria efficienza, dormiamo tutti e a pagare sono proprio i malati. Sono intenzionato ad inviare una lettera di protesta all’assessore regionale alla sanità perché il Centro di Piazza Armerina abbia la necessaria attenzione degli organi regionali, perché potrebbe essere , se giustamente supportato, una grande risorsa per i malati di Alzheimer”. Il Centro continua ad aspettare che la direzione generale dell’Azienda trovi un autista che possa guidare il pulmino acquistato e che dovrebbe servire per prendere gli ammalti dalle loro abitazione e poi riaccompagnarli a casa, perché diventi operativo il bando con contratto a termine per quattro figure professionali in modo da incrementare l’organico del Centro. Queste sono situazioni che non possono più aspettare sempre che la direzione generale voglia risolverli e voglia dare veramente una svolta significativa al Centro, che in poco tempo potrebbe diventare uno dei centri di riferimento più importanti della Sicilia.