Enna: vasto incendio sul versante sottostante il Castello di Lombardia e Rocca di Cerere foto-video


Ancora un incendio ed ancora una volta tanta paura e un vasto territorio andato in cenere. A pochi giorni dal gravissimo incendio che ha colpito le zone tra Piazza Armerina, Valguarnera e Aidone questa volta le fiamme hanno avvolto le pendici del capoluogo. L’allarme è scattato intorno alle 15 colpendo una vasta area tra il bosco nei pressi del Pisciotto, via della Rinascita, Sp 51 “San Calogero” e zona del Castello di Lombardia dove le fiamme hanno girato sul versante opposto obbligando nel tardo pomeriggio a chiudere la SS 117 bis tra Enna e Calascibetta dopo che in una prima fase era stata chiusa la Sp 51 perchè le fiamme oltre che nella strada si erano avvicinate anche a diverse abitazioni alcune delle quali sono state evacuate. Necessario anche l’intervento del 118 per soccorrere una donna intossicata dall’intensa nube di fumo ma che ha pure avuto delle contusioni nel tentativo di fuggire alle fiamme. La velocità e l’aggressività delle fiamme ha creato non poco panico tra i residenti mentre gli agenti della polizia e della polizia municipale hanno subito chiuso la Sp 51.
Sul posto ad operare per più ore un elicottero e un canadair.
Per i soccorritori è subito stato evidente la gravità dell’incendio che in alcune aree ha raggiunto oltre sei metri di fiamme mettendo a rischio alcune abitazioni lunga la Sp 51 “San Calogero” dove gli sforzi dei soccorritori sono stati enormi per evitare epiloghi più gravi.
Ad andare in cenere è stata soprattutto macchia mediterranea e sterpaglie ma l’apprensione è stata anche per il bosco sulle pendici alle porte del capoluogo. Una ricognizione certa dei danni potrà essere fatta solo nei prossimi giorni visto che per tutto il pomeriggio di ieri e fino a sera sono rimasti in azione i soccorritori che hanno dovuto fare i conti anche con il vento che ha accelerato l’azione distruttrice delle fiamme che si sono rapidamente propagate partendo dal centro abitato ennese fino a raggiungere le zone intorno al Castello di Lombardia.
Ancora da accertate l’origine delle fiamme anche se è pura utopia pensare ad una semplice autocombustione.
Da un primo controllo pare che ci siano stati più inneschi creati dalla stupida mano dell’uomo, un atto atroce che metterebbe in luce tutti i limiti umani di chi, per ignoranza o per un atto delinquenziale, mette a repentaglio delle vite umane per chissà quale disegno o interesse. Anche in questo caso la speranza, e l’appello, è che qualcuno che può aver visto possa denunciare gli autori a difesa di ogni cittadino e del territorio.
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Foto Luigi Nicotra