Enna: ancora poco efficiente il pronto soccorso dell’Umberto I

Il Pronto soccorso dell’Umberto I di Enna continua ad essere motivo di critiche per una gestione del personale insufficiente. Non è la prima volta che arrivano segnalazioni di cittadini indignati, spesso capita che vengono chiamate ad intervenire le forze dell’ordine. Ultimo sabato sera una coppia di giovani (Giuliana ed Alberto) si sono recati al pronto soccorso intorno alle 19 perché il ragazzo si sentiva male ed aveva dei forti dolori all’addome, assegnato il codice verde. L’attesa per i due giovani è stata lunga e difficile ed alla fine intorno alle 24 ,tenuto conto che nessuno del personale medico ed infermieristico dava attenzione loro, decidevano di ritornare a casa magari passando dalla farmacia di turno per avere un calmante o qualche altra cosa che potesse aiutarlo a diminuire il dolore. Un attesa, dunque,di cinque ore perché come al solito il sabato e la domenica il personale del pronto soccorso è ridotto al lumicino con un solo dottore e qualche infermiere. Non è la prima volta che succede e nonostante tutte le critiche, le proteste degli utenti, la direzione generale continua a mantenere un personale striminzito, ridotto all’osso. E dire che il pronto soccorso dell’Umberto I è quello che coordina tutti gli altri pronto soccorso degli ospedali di Enna (Leonforte, Nicosia e Piazza Armerina) per cui tenere un solo medico e qualche infermiere potrebbe essere insufficiente. Non si possono aspettare ben cinque ore per un controllo, anche se si tratta di un codice verde. Non può e non deve il pronto soccorso dell’Umberto I rimanere con poco personale perché è punto di riferimento per molti comuni anche delle province di Caltanissetta e Catania. La direzione generale ha il dovere di esaminare con attenzione la situazione e porvi con una certa urgenza il giusto rimedio perché tutti hanno il diritto di essere assistiti dal punto di vista sanitario.