Enna, Soprintendenza: la statua di Giuseppe Mazzini non potrà essere spostata

La statua di Giuseppe Mazzini non potrà essere spostata dall’omonima piazza. È la risposta data dalla Soprintendenza di beni culturali a chi, anche tramite una petizione, ne aveva chiesto il dislocamento.
Questo concetto è stato ribadito anche all’assessore Dante Ferrari e al dirigente dell’Ufficio tecnico, Venerando Russo.
Durante l’incontro alla Soprintendenza sono state spiegate le ragioni del perchè numerosi cittadini avevano chiesto, con una raccolta firme, di delocalizzare la statua nell’aiuola accanto alla piazza ossia per lasciare libera la visuale della chiesa di San Michele e del Palazzo che ospita il museo Varisano, una dei pochi palazzi antichi rimasti in questo angolo di città, e dare maggiore spazio di condivisione pubblica nella piazza.
Dalla Soprintendenza hanno però spiegato che per uno spostamento così importante bisogna coinvolgere un comitato scientifico e naturalmente con partecipazione pubblica. Questo concetto, è stato inoltre spiegato, è stato ribadito anche negli anni scorsi quando allo stesso modo si aprì un dibattito cittadino sulla possibilità di spostare la statua. In quella occasione, però, si parlò di cambiare totalmente la destinazione della statua aprendo un acceso scontro verbale tra favorevoli e contrari che si concluse con un nulla di fatto.
Questa volta il rilancio della proposta è stato dovuto ai lavori di pavimentazione iniziati nella piazza e che probabilmente potrebbero concludersi prima del previsto. I favorevoli alla proposta, tra cui i due consiglieri comunali Giuseppe La Porta e Saverio Cuci, insieme ad alcuni cittadini ed associazioni ritenevano infatti che poteva essere una buona occasione soprattutto in termini economici perchè avrebbe permesso di eseguire i lavori in un’unica fase.
Non sarà dunque possibile spostare la statua di Mazzini, anche se di pochi metri, ma c’è da aspettarsi che non sia stato messo la parola fine sulla vicenda perchè si potrebbe dar corso all’idea del comitato scientifico.
Nel frattempo però La Porta e Cuci sulla scorta dell’esperienza partecipativa vissuta con la proposta di spostare la statua di Mazzini, potrebbero dar vita ad una conferenza programmatica con le associazioni culturali per aprire un tavolo di programmazione permanente con cui proporre una visione di città che, nei tempi e modi dettati da fondi di finanziamento, si vorrebbe realizzare.