Troina, acqua giallognola dai rubinetti nel quartiere San Michele e tratti rotti del tubo di fogna nell’area archeologica. Esposto del sindaco alla Procura

Troina. Da alcuni giorni nelle case del quartiere San Michele, a ridosso dei ruderi del cenobio San Michele il Nuovo, dai rubinetti esce acqua di colore giallognolo. “L’ho segnalato al sindaco, che mi ha assicurato di girare la mia segnalazione ad AcquaEnna, ma quando apro il rubinetto esce ancora acqua di colore giallo”, ci ha detto Maria Grazia Carmeci. Anche Maria Pagana ha tentato di attirare l’attenzione su questo spiacevole inconveniente, nella speranza che chi di dovere avrebbe accolto la segnalazione e con sollecitudine sarebbe intervenuto per porvi rimedio: “Ho postato, alcuni giorni fa, sul mio profilo facebook la foto con il lavandino pieno d’acqua colorata di giallo, ma nessuno sembra se ne sia accorto e l’acqua continua a sgorgare dai rubinetti sempre dello stesso colore giallo”. “Per cucinare e per lavarci in famiglia siamo costretti ad usare l’acqua acquistata in bottiglie al supermercato”, lamentano le due donne. Con quello che costa l’acqua acquistata al supermercato e con le bollette dell’acqua da pagare, che in provincia di Enna sono tra le più alte rispetto a quelle che pagano gli utenti di altre province italiane, lo stato d’animo d’insofferenza degli abitanti di questa zona del paese è comprensibile. Ma non c’è solo il problema dell’acqua gialla in questo quartiere. Nell’area archeologica, dove sotto la superficie c’è l’impianto della città del IV-III sec a.C., a un paio di centinaia di metri dalle case, alcuni mesi fa sono state scavate due trincee di 3 metri circa di lunghezza e di 2 metri circa di profondità per riparare due tratti rotti del tubo della fognatura. Non si tratta di reperti archeologici della città antica, ma della rete fognaria della Troina dei nostri giorni. L’area archeologica è recintata, ma il cancello per entrarci è sempre aperto con tutto quello che da una simile trascuratezza potrà derivarne. Alcuni cittadini del quartiere hanno più volte chiesto a AcquaEnna di riparare il guasto e così ricoprire le due fosse. Nei giorni torridi di quest’estate che sta per finire, da queste due fosse si diffondevano cattivi odori molto sgradevoli che raggiungevano la prima fila di case che si affacciano sull’area archeologica. “Ma non ho visto nessuno intervenire e sono talmente deluso che non chiederò niente a nessuno né ad AcquaEnna né all’amministrazione comunale”, ci ha detto un cittadino molto amareggiato, che chi ha chiesto di non scrivere il suo nome.

Silvano Privitera



Aggiornamento:
Esposto del sindaco Fabio Venezia, alla Procura della Repubblica di Enna, per la continua presenza di acqua di colore giallastro, con sedimenti di natura fangosa, che da diverso tempo ormai sgorga per uso potabile dai rubinetti delle abitazioni dei cittadini troinesi. Le analisi chimiche effettuate il 23 novembre dell’anno scorso dall’Asp di Enna sulla condotta idrica che arriva in città, avevano infatti rivelato una presenza di ferro al di sopra dei limiti consentiti dalla legge.
Circostanza che aveva portato il primo cittadino, pochi giorni dopo, a chiedere alla società AcquaEnna, che gestisce il servizio idrico in tutto il territorio ennese, di conoscere quali siano state le cause a determinare la problematica e quali iniziative intendesse intraprendere per evitare che si ripetesse.
Ad oggi, nonostante le reiterate richieste di chiarimenti, nessuna risposta è infatti giunta da parte della Società, con il conseguente risultato che l’acqua continua a sgorgare giallognola, con un potenziale pericolo per la salute pubblica.
“Vogliamo che siano disposti gli opportuni accertamenti sui fatti accaduti – chiede il primo cittadino al Procuratore della Repubblica di Enna – e che, qualora venisse rilevata la sussistenza di eventuali illiceità penali, vengano individuati i possibili responsabili e si proceda nei loro confronti”.