Governo regionale da via libera al completamento della diga di Pietrarossa

“Dopo lunghi anni di attesa e di sollecitazioni da parte della Confederazione Italiana agricoltori e del mondo agricolo ed istituzionale, il Governo Regionale ha finalmente deciso di dare il via libera al completamento della diga Pietrarossa. Ora si accelerino gli iter progettuali e finanziari per dare un seguito concreto alle decisioni politiche”. Lo dichiarano Giuseppe Di Silvestro, presidente CIA Sicilia Orientale, e Giosuè Catania vice presidente Vicario, che sottolineano anche la ritrovata condivisione tra i vari enti sulle soluzioni per garantire la tutela del sito archeologico, da un lato e dall’altro, la necessità di tutelare i bisogni e gli interessi di intero settore produttivo legato al mondo agricolo.
“L’invaso Pietrarossa avrà una funzione di accumulo determinante nell’ambito del sistema irriguo Salso/Simeto, un polmone importante di compensazione, utile per servire il territorio dell’intero bacino di utenza incrementando le superfici servite e permettere così un razionale utilizzo delle risorse idriche – dichiarano Di Silvestro e Catania – Bisogna comunque vigilare e mantenere l’attenzione alta affinché non solo il mondo agricolo ma anche il territorio con le sue varie espressioni (Consorzi di Bonifica, Sindaci Prefettura, ecc ) seguano con puntualità l’evolversi della situazione”. “Noi seguiremo con attenzione lo stato dei finanziamenti e delle procedure amministrative perché si proceda, con celerità, alla costruzione del “Canale di quota cento,” crollato otto anni fa – aggiungono – e che in piena funzionalità darebbe in gran parte soluzioni ad un territorio tra Palagonia, Scordia e Militello il cui disagio è notorio”. “Proprio in questa fase di diffusa penuria di acqua e di prolungato clima torrido – concludono Di Silvestro e Catania – le imprese agricole vivono una grave crisi economica e finanziaria sulla quale i Governi, sia Nazionale che Regionale, devono individuare interventi concreti nell’ambito della dichiarazione di stato di Calamità e di esonero, anche se in parte, del ruolo consortile”.