Dunarea. Tirocini di studenti presso l’azienda sanitaria di Reggio Calabria della facoltà di medicina romena

Il tirocinio nelle strutture delle aziende ospedaliere pubbliche per gli studenti di medicina dell’estensione didattica ennese dell’università Dunarea De Jos di Galati in Romania è possibile ed è già realtà a Reggio Calabria. Due studenti che hanno già completato il primo anno di studi di medicina in lingua romena ad Enna, durante questa estate hanno effettuato le ore di tirocinio curriculare previste grazie ad una convenzione siglata tra il rettore dell’ateneo di Galati, Gabriel Iulian Birsan e l’azienda sanitaria calabrese Bianchi- Malacrine- Morelli. Una procedura standard che riguarda tutte le richieste di tirocinio per i corsi di area medica in arrivo da atenei stranieri e non soltanto. La stessa richiesta di tirocinio era stata inviata dal rettore della Dunarea de Jos un anno e mezzo fa alla direzione dell’Asp di Enna. Durante quest’estate dall’Asp era stato chiesto un parere al Ministero dell’Università per l’attivazione dei tirocini curriculari all’Umberto I di Enna. Il parere richiesti riguardava anche altri due atenei stranieri che hanno fatto richiesta di attivazione dei tirocini all’Asp di Enna, l’Università di Mariupol in Slovenia e la Vasile Goldis di Arad in Romania. Ad inizio dello scorso mese di giugno la direzione aziendale dell’Asp di Enna ha sollecitato l’avvio dei tirocini con una nota ufficiale indirizzata sia all’assessorato regionale alla salute che al ministero della salute in cui si chiedeva l’autorizzazione all’avvio. La richiesta estesa al ministero della salute era stata necessaria in quanto l’assessorato regionale ha comunicato di non avere competenza sui tirocini curriculari. Contemporaneamente alla nota,il ministero alla salute ha comunicato di avere chiesto parere per competenza al Miur. Un percorso quindi ben più lungo e complesso rispetto a quello portato a compimento a Reggio Calabria ad oggi ancora in attesa di risposta. Secondo alcuni esperti la lunga procedura attuata ad Enna non avrebbe utilità non soltanto alla luce del diverso comportamento dell’Asp calabrese ma perché il tirocinio verrebbe ad essere riconosciuto valido dall’ateneo stesso e di conseguenza parte del progetto formativo del richiedente senza convalida o autorizzazione ministeriale. In ultimo in termine di garanzia del diritto allo studio potrebbe, secondo gli esperti, ravvisarsi una lesione in questo senso.

Tiziana Tavella per La Sicilia