A giudizio vigile urbano di Valguarnera per “aggressione a sfondo sessuale”

Giudizio abbreviato per Giuseppe Pelligra, vigile urbano di Valguarnera accusato di aggressione a sfondo sessuale su una donna che lo aveva fatto entrare a casa confidando sul fatto che si trattava di un vigile.

A giudizio per favoreggiamento, con rito abbreviato, andrà l’ex comandante della municipale di Valguarnera Francesco Villareale, che per l’accusa avrebbe fornito un alibi al vigile. A Pelligra viene contestata dalla Procura di Enna anche l’aggravante di aver agito in qualità di pubblico ufficiale nell’esercizio delle proprie funzioni, approfittando del fatto che la donna si trovava in quel frangente da sola a casa. Per l’accusa, la donna sarebbe stata immobilizzata dal vigile e palpeggiata contro la sua volontà.

Sentito dagli inquirenti, l’ex comandante Villareale, avrebbe dichiarato di essere passato a prendere Pelligra in macchina, accompagnandolo a lavoro e quindi a timbrare il cartellino. Questo per l’accusa sarebbe stato il modo per fornire un alibi, mentre il vigile sarebbe invece stato a casa della donna. Ma Villareale ha respinto sin dall’inizio ogni possibile addebito nei suoi confronti in merito alle ipotesi di favoreggiamento.

I fatti contestati a Pelligra si sarebbero consumati in un pomeriggio di settembre di 7 anni fa quando si sarebbe recato a casa di una donna che vive all’estero e che era ritornata a Valguarnera per una procedura esecutiva. Per l’episodio di presunta aggressione a sfondo sessuale si sono costituiti parte civile la presunta vittima assistita dall’avvocato Salvo Ficarra del foro di Catania, e il Comune di Valguarnera, assistito dall’avvocato Mauro Di Carlo. Il giudizio per Pelligra inizierà il 16 novembre e nella stessa data inizierà quello per Villareale per presunto favoreggiamento.

Tiziana Tavella per La Sicilia