Regionali. È ormai una polveriera il Pd ennese su Alloro, Venezia, Lantieri

Enna. È ormai una polveriera il Pd ennese al lavoro per chiudere il cerchio intorno alle candidature per le regionali del 5 novembre. Non è un mistero che le correnti interne non riescano a trovare un accordo lungo la linea Alloro, Venezia, Lantieri (sono questi i nomi usciti in queste settimane) e chissà quanti e quali altri nomi hanno viaggiato nelle stanze piddine.
Ad alimentare un dibattito già acceso è adesso il segretario regionale Fausto Raciti il quale prima spiega che il Pd «così come in tutta la Sicilia, anche a Enna sta lavorando a una lista più forte e competitiva possibile» lanciando poi una saetta infuocata: «Nell’assenza di una direzione provinciale sarà mia responsabilità costruire la lista, tenendo conto delle proposte che mi sono state avanzate dai circoli e del necessario pluralismo politico». Da Raciti una sorta di “disconoscimento” del commissario Carbone che, come vedremo in seguito, è invece legittimato dal presidente regionale del Pd Giuseppe Bruno a testimonianza che anche su base regionale il clima non è dei migliori.
Raciti ha spiegato che «l’obiettivo del mio lavoro di queste settimane è di costruire una lista che conquisti il seggio così come è sempre avvenuto da quando il Pd è in campo». Sono bastate poche ore per muovere le acque già agitate del Pd e l’intervento di Bruno: «La segreteria nazionale ha affidato a Ernesto Carbone il ruolo di guidare il partito in questa fase delicata ed è ovvio che sarà lui a proporre la lista che sarà definita, come in tutta la Sicilia, col coinvolgimento degli organi regionali e insieme a Lorenzo Guerini e alla segreteria nazionale». Ricollegandosi al ruolo di Guerini e sul compito assunto a sé da Raciti, Bruno dice «onestamente dire “io da solo mi occupo della lista” sembra veramente esagerato, non è questo il percorso che deve essere di condivisione partendo dalle proposte fatte da Carbone, coinvolgendo il partito regionale e, ripeto, anche quello nazionale». Un nome su tutti ha mosso gli animi dei dem ed è quello di Luisa Lantieri con Bruno che dice: «Ad Enna abbiamo tante donne e uomini con una storia coerente col Partito Democratico. Dobbiamo partire da queste risorse e da un percorso serio e coerente che sicuramente verrebbe smentito se si candidassero persone che mai nulla hanno avuto a che fare col Pd».
Altre bordate sono arrivate da Fabio Venezia che chiede a Renzi di commissariare la segreteria regionale per la gestione della composizione delle liste da parte di Raciti giudicata fallimentare e che secondo il sindaco di Troina sta anche comportanto l’abbandono di tanti militanti nell’indifferenza dello stesso Raciti. È questa l’ennesima pagina di una storia che riserverà altre sorprese e lotte.

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Sicilia: Guerini, sintonia con Raciti e partito su scelte Pd
ANSA – “Stiamo lavorando tutti con grande impegno per presentarci ai nastri di partenza con liste radicate nel territorio. Il Pd sta facendo la sua parte: c’è sinergia tra il partito siciliano, il segretario Fausto Raciti e la segreteria nazionale, che mi ha incaricato di seguire il percorso. C’è sintonia tra la segreteria nazionale e quella regionale”. Così all’ANSA il coordinatore del Pd, Lorenzo Guerini, a proposito della composizione delle liste dei dem per le regionali del 5 novembre. “A volte ci possono essere vedute differenti ma non ci sono divisioni – aggiunge Guerini – Un Pd unito e forte è la condizione essenziale per sostenere la candidatura di Fabrizio Micari che sta crescendo. Più i giorni passano e più il grado di conoscenza di Micari in Sicilia aumenta”.