Enna. Condannato per usura aggravata leonfortese

Leonforte. Ettore Forno di 50 anni, è stato condannato con il rito abbreviato, quindi con uno sconto di un terzo, a 3 anni e 4 mesi di reclusione ed euro 6.000 di multa, interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, confisca di circa 50.000 euro e pagamento delle spese processuali, con l’obbligo di refusione delle spese legali, ed il pagamento di una provvisionale di 15.000 euro e il risarcimento alle parti civili. Il Gup dott.ssa Luisa Bruno ha emesso sentenza di condanna nei confronti di Ettore Forno, in quanto è stato riconosciuto colpevole del reato di usura aggravata in continuazione, negli anni 2004 e 2008 nei confronti di un imprenditore leonfortese che si trovava in stato di bisogno, mentre è stato assolto per altri due capi di imputazione. La parte civile era assistita dagli avv.ti Marco Milazzo e Nunzio Buscemi del foro di Enna, i quali si sono avvalsi della collaborazione del consulente tecnico dott. Marco Valenza. Il collegio difensivo, composto dagli avvocati Angelo Vicari e Ones Benintende del foro di Enna, quest’ultimo sostituito dall’Avv. Fabio Lattanzi del Foro di Roma, ha cercato inutilmente di dimostrare che le ingenti movimentazioni finanziarie del Forno, fossero riconducibili all’attività imprenditoriale dell’imputato. Gli atti, avvalorati dalla perizia disposta dal Gup , hanno dimostrato che l’imputato nello specifico episodio che risale al 2008, ha conseguito interessi nove volte superiori al tasso d’interesse . Ettore Forno, a fronte di un’operazione di finanziamento con la complicità di un connivente, aveva prestato alla vittima 19.500 euro con un bonifico bancario, facendosi consegnare quattro cambiali ed un assegno, per mezzo dei quali titoli di credito incassava 30 mila euro nell’arco di tre mesi, con interessi usurari pari al 166,57%. Simile condotta si era consumata nell’anno 2004. Il processo ha come matrice l’Operazione Sceicco, condotta dalla D.I.A. di Caltanissetta e dalla Compagnia dei Carabinieri di Enna, conclusasi nel 2014, i cui atti, trasferiti per competenza alla Procura di Enna, hanno portato al rinvio a giudizio del Ettore Forno e di altri due soggetti, un direttore di banca ed un militare appartenente alle forze dell’Ordine, imputati del reato di favoreggiamento personale, i quali hanno scelto di essere giudicati con il rito ordinario. L’Operazione Sceicco ha permesso di far luce sul disegno criminoso attuato da Ettore Forno e di disarticolare la prolungata attività usuraria. La caratura criminale del Forno è stata ampiamente argomentata dal P.M. dott.Augusto Rio e dai difensori delle parti civili anche attraverso l’analisi criminologica acquisita agli atti del processo. Il P.M. dott. Condorelli, all’epoca coordinatore delle indagini, descrive Ettore Forno “soggetto notoriamente incline alla truffa, all’usura, alla ricettazione ed altro ancora, con la sola finalità di accumulare denaro e costruirsi un’immagine pubblica di autorevole “onnipotenza”. Elementi comprovanti la dedizione ai traffici illeciti. Colpevole dei reati di associazione a delinquere, ricettazione, truffa, usura, gioco d’azzardo e altro ancora, tra cui pure la detenzione di arma da sparo”. L’avv. Marco Milazzo ha espresso la sua soddisfazione per i risultati ottenuti “Sotto il profilo processuale si tratta di un grande risultato. Un dispositivo equilibrato che conferma l’impianto accusatorio e rende giustizia alla vittima ed alla tenacia dei suoi familiari”.