Rifiuti. Dipendente EnnaEuno si barrica in ufficio: deve ricevere undici mesi pieni di spettanze mentre su tre mesi ha ricevuto dai 12,65 ai 137 euro

Enna. «Sono stanco, spazientito e disposto a tutto, sono al limite e come me tanti altri colleghi». Questo è il grido d’allarme di un dipendente di “EnnaEuno”, Tino Pregadio, che ieri ha minacciato un gesto estremo perché disperato per i mancati pagamenti degli stipendi.

«Siamo entrati nel sedicesimo mese di arretrati. Io sono ad undici mesi pieni di spettanze mentre su tre mesi ho ricevuto solo dei miseri acconti» dice Pregadio. Acconti che sono andati dai 12,65 ai 137 euro. La sua protesta ha richiamato l’attenzione dei carabinieri che hanno raccolto l’accusa-denuncia del lavoratore e promesso di approfondire la vicenda tanto che si prevede un esposto in Procura dove negli ultimi due anni di denunce ne sono giunte diverse senza tuttavia arrivare alla soluzione sperata dai lavoratori.

Pregadio prosegue chiedendosi «voglio capire chi mi deve pagare, perché non mi pagano e perché altri colleghi sono passati ad alcune società e noi no; il nostro futuro è un’incognita». Si dicono preoccupati dalle voci di un possibile part-time perché «creerebbe discriminazione».

Il dito è puntato sui sindaci: «Sono scomparsi, chi li vede più?» e denunciano «due mesi senza luce, senza internet e a breve con l’arrivo del freddo anche senza riscaldamento». La loro rabbia è stata espressa al commissario della Srr Marcello Loria che ci ha detto: «Il mio compito è favorire il passaggio del personale alla Srr entro ottobre ed il presidente Glorioso sta rispettando il cronoprogramma». Tra i suoi impegni gli impianti: «A giorni si attiverà la discarica di Cozzo Vuturo dove è stato tolto il percolato». Ai Comuni è stato chiesto un acconto di 500 mila euro in quota conferimento ed alcuni hanno già versato, altri non ancora. La vasca B2 dovrebbe invece essere pronta tra novembre e dicembre con possibilità di nuovo abbancamento. Sull’impianto di compostaggio, dice Loria, c’è un progetto approvato dalla conferenza dei servizi per un costo di 1,3 milioni di euro e anche qui i Comuni dovranno versare la propria quota. Dalla Regione è arrivato l’ok ad anticipare le somme che verrebbero poi recuperate sui Comuni che non hanno versato. Da verificare invece l’impianto Cir di Gagliano. Sul personale Loria dice che il 30 agosto ha inviato ai sindaci il quadro della situazione debitoria che al 31 marzo era di 2,6 milioni sui loro stessi deliberati, mentre dall’1 aprile al 31 agosto, al lordo dei costi sostenuti e quindi senza decurtazioni, di 4,6 milioni. I sindaci hanno espresso la volontà di versare intanto i 2,6 milioni ma dal 13 settembre, quando il commissario ha comunicato il nuovo conto corrente, solo alcuni hanno mantenuto la parola ed in tutto ciò i lavoratori attendono in preda alla disperazione.

William Savoca per La Sicilia