Accertamenti biologici sull‘auto degli assassini dell’avvocato Bonanno di Pietraperzia

Accertamenti biologici disposti dalla Dda di Caltanissetta sulla Fiat Punto, che era stata rubata e poi usata dagli assassini dell’avvocato Antonio Giuseppe Bonanno, ucciso il 30 settembre dello scorso anno in territorio di Pietraperzia. L’uomo, che era originario di Barrafranca, era a bordo della sua auto con la moglie. Era appena sceso per aprire il cancello quando una macchina è passata sulla strada, ha rallentato e, dal lato passeggero, il killer (forse due) ha sparato. Una distanza di 5 o 6 metri e tre proiettili che sono andati a segno in un rene e nella milza. Un bossolo della pistola calibro 9 è stato ritrovato a terra ed è al vaglio degli inquirenti che lo stanno analizzando per tentare di risalire all’arma. Bonanno, che si occupava prevalentemente di cause civili padre, di due figli, un ragazzo e una ragazza, già nel 2005 aveva subito un attentato. Ignoti avevano sparato svariati colpi di fucile contro la porta del suo studio.
Gli accertamenti biologici che sono state disposte dalla Dda di Caltanissetta riguardano le parti meccaniche dell’auto. La vettura, subito l’assassinio, dai killer era stata cosparsa di liquido infiammabile ed incendiata, in aperta campagna, quindi gli assassini hanno utilizzato un’altra macchina per allontanarsi dal luogo ma non si sono accertati se la macchina prendesse effettivamente fuoco, non accorgendosi che dopo qualche minuto le fiamme si spensero. Le indagini hanno come obiettivo primario di trovare delle tracce biologiche nelle parti meccaniche ed elettroniche. Il sospetto è che vi sia ancora la possibilità di individuare, in questo modo, vale a dire sulla componentistica della vettura, tracce biologiche, impronte o dna, appartenenti agli assassini. Ovviamente è ancora presto per sbilanciarsi sui possibili sviluppi che possano nascere da questa indagine tendente ad individuare gli assassini dell’avvocato Bonanno.