Enna. Consiglio comunale approva bilancio consuntivo 2016

Enna. Con quindici voti a favore, nove contrari e due astenuti il consiglio comunale di Enna ha approvato il rendiconto economico seppur non senza polemiche per l’avanzo d’amministrazione sulla cui entità ha fatto chiarezza l’assessore al bilancio Angelo Girasole spiegando che si tratta di un milione e sessantamila.
Il primo, duro, affondo è stato di Timpanaro che ha parlato di numerose perplessità e accusato l’amministrazione di non avere «uno schema di massima e una strategia nei settori strategici». A fargli da eco la collega Marino secondo cui «con quelle somme si sarebbero potute sistemare tante cose» ma a raffreddare gli animi degli indignati è stato Solfato (M5S) sostenendo che «per come la vediamo noi non è un dramma, certo neanche un’opera» sostenendo però che la loro preoccupazione «deriva dal non vedere investimenti in città».
Dalla maggioranza Paolo Gargaglione ha ricordato che il bilancio di previsione fu approvato «soltanto a settembre e quindi con poco tempo a disposizione per spendere quanto previsto» e auspicato una maggiore attenzione dei dirigenti affinchè vengano spesi tutti i fondi.
Per Cappa «tutte le somme che mettiamo in bilancio devono servire per portare un risultato» e spiegato che «non posso votare un tale consuntivo perchè questa amministrazione dimostra che non ha portato i risultati che doveva produrre». Rizzo ha motivato il suo no perchè «dopo uno sforzo serio fatto per non far perdere i fondi, questo non è successo». A redarguire l’opposizione il consigliere Cuci chiedendo maggiore equità nei giudizi perchè «si parla di avanzo oggi ma anche nel passato». Ad entrare nel cuore delle specificità dell’avanzo è stato Fussone: «Oltre 600 mila euro di avanzo restano in capo all’Ufficio tecnico dove purtroppo non possiamo fare nulla perchè abbiamo scontato oltre 4 mesi di assenza, per malattia, del dirigente e credo abbiano influito». Su questo si è soffermata anche la Campanile dicendo «faccio tesoro dalle parole di Cappa in cui dice che a volte c’è una responsabilità attenuata dalla politica; è vero che c’è una responsabilità politica ma qui si è pagata l’assenza, giustificata, del dirigente». E su eventuali responsabilità è intervenuto il sindaco dicendo che «se c’è una responsabilità politica è esclusivamente mia», spiegando poi d’aver chiesto una relazione ai dirigenti e «se le spiegazioni non saranno convincenti terremo conto delle carenze gestionali e adotteremo i provvedimenti necessari per fare in modo che questo antico vizio non accada più». Così come in precedenza aveva fatto Gargaglione Dipietro si è anche soffermato sul fattore tempistica e, quindi, sull’approvazione del previsionale a settembre ma anche sulla mancanza di certezze, a dicembre, dei fondi regionali.
Per Tremoglie «l’avanzo di un milione per una città come Enna è come dire ai consiglieri di non parlare più perchè non si è speso neanche quello che abbiamo deliberato tutti». Criticità esposte anche da Vasapollo: «Nel 2016 si è data una disponibilità sbagliata a questa amministrazione rispetto alla quale si è dato vantaggio e credito che non si doveva dare perchè non avete capacità di amministrare». Per Comito è invece «non ha funzionato la parte del settore tecnico, ma va anche detto che questo è un bilancio che si presenta con una prospettiva di rilancio e questo va detto a città» mentre Palermo, da ex assessore ai Lavori pubblici, ha ricordato che quando lei era in carica «ci fu l’impegno a spendere tutte quelle somme distribuite, non fu una incapacità ad amministrare; il mio assessore mise in campo tanti progetti, ma quando nell’Ufficio tecnico manca dirigente, per colpe a lui non imputabili, c’è una criticità e la buona volontà dei dipendenti non può bastare».
Ne è seguita la votazione finale dove la nuova maggioranza ha fatto prevalere i numeri approvando il rendiconto finanziario con le attenzioni che adesso si spostano sulle variazioni di bilancio.