Enna. Ricomincia la rassegna de “I zanni cinema”

La rassegna 2017-2018 de I zanni cinema comincia il prossimo 9 novembre, sempre al Centro polifunzionale A. Maddeo di via dello Stadio, sempre in collaborazione con il Comune di Enna e con il coinvolgimento delle scuole superiori della città.
A inaugurare la rassegna sarà il film Tanna, ambientato nell’isola omonima dell’arcipelago delle Vanuatu, che racconta la storia d’amore contrastata di due giovani. Premio del pubblico alla Settimana della critica di Venezia 2016, giustamente candidato agli Oscar come miglior film straniero e ingiustamente ignorato.
Seguirà il 16 novembre Viviane, ricostruzione esemplare di un’anomalia del diritto di famiglia israeliano, che ancora oggi discrimina la donna rispetto all’uomo. Per dirla con i suoi autori, Viviane è anche «una metafora della condizione delle donne in generale che si considerano “imprigionate dalla legge”». Il 23 novembre verrà proiettato Mustang, opera prima della regista Deniz Gamze Ergüven, che ha rappresentato la Francia agli Oscar del 2016 ed ha al centro la storia di cinque giovani sorelle che lottano per la loro libertà contro un potere religioso e patriarcale soffocante.
Paterson, l’ultimo film di Jim Jarmush, è in programma giovedì 25 gennaio 2018; film sulla poesia che è un viaggio nei meccanismi stessi della scrittura in versi e nel rapporto tra la parola e l’immagine, che chiama intrinsecamente in causa il cinema.
L’otto febbraio vedremo Vulcano-Ixcanul, un film di Jayro Bustamante che ha come protagonista Maria una diciassettenne di origine Maya che vive in campagna lavorando in una piantagione di caffè. Bustamante, avvalendosi della collaborazione dei nativi, è riuscito ad infondere al suo primo lungometraggio la forza del realismo senza rimanere necessariamente legato a uno sguardo documentaristico. Quella di Maria è una storia che si segue con partecipazione con in più la consapevolezza che si tratta di una storia vera. Purtroppo.
Il 22 febbraio assisteremo alla proiezione de L’altro volto della speranza del finlandese Aki Kaurismaki, uno dei registi più generosi e simpatici che si conoscano, che conferma le sue qualità e porta avanti il suo discorso, basato su una scelta radicale fatta una volta per tutte: stare dalla parte dei marginali, dei loser, di coloro che diffidano della società organizzata perché dominata dai potenti e dai loro servitori e nemica dei deboli. La sua scelta è da sempre quella di stare dalla loro parte e di raccontare le loro disgrazie ma anche le loro grazie, la loro ostinazione nel cercare un mondo più giusto e nel tentare di costruirlo pezzetto per pezzetto, pervicacemente.
L’altra sezione del programma è, come sempre, dedicata al cinema documentario. Giovedì 30 novembre si inizia con La corsa de L’Ora di Antonio Bellia che racconta la storia del storico giornale palermitano tra il 1954 e il 1975, gli anni in cui Vittorio Nisticò ne è il direttore. Le parole di Nisticò interpretate da Pippo Delbono rappresentano l’ossatura del film: da un lato le battaglie contro l’intreccio di poteri e interessi tra la mafia e la politica in un momento storico di grande trasformazione per la Sicilia, dall’altro l’impegno di una generazione di intellettuali e artisti che vedono protagonisti personaggi come Sciascia, Consolo, Dolci, Guttuso, Caruso, che si fanno carico della necessità di essere interpreti di un cambiamento sociale e civile e che scelgono il piccolo quotidiano palermitano come luogo e strumento di questa grande scommessa. Il 14 dicembre vedremo The black sheep di Antonio Martino che ha come protagonista il giovane libico Ausman che scopre il mondo occidentale dopo un’esperienza a New York e incomincia un percorso personale di critica verso la sua terra d’origine e i precetti falsi e ipocriti della religione islamica. Rientra in patria per partecipare alla rivoluzione libica ma presto si troverà a non tollerare più l’integralismo religioso e la violenza che attanagliano il paese e che tarpano le ali a chi crede nella democrazia e nella libertà di espressione. L’11 gennaio è la volta di Francesco Di Martino, giovane cineasta di Noto, che ci presenterà Scampia felix che mostra una realtà un po’ diversa e meno stereotipata del problematico quartiere di Napoli. La settimana successiva il 18 gennaio ospiteremo Leandro Picarella, anch’egli giovane cineasta siciliano, di cui vedremo Triokala, un documentario su Caltabellotta, dove è ancora possibile leggere nei volti degli abitanti, nell’essenza e nella varietà dei rituali, le tracce di un sapere antico che scandisce, ancora oggi, il tempo ed il rapporto tra uomo e natura.
Il primo febbraio Joshua Wahlen e Alessandro Seidita ci faranno vedere Viaggio a Sud. Indagine in Sicilia, un lavoro sulle profonde trasformazioni che ha subito l’isola tra ieri e oggi. Lungo il viaggio i due registi si abbandonano alle storie di artigiani, casalinghe, contadini, pescatori, intellettuali, preti e cantastorie. Dai loro racconti emerge il ritratto inquietante di una terra sospesa tra antiche visioni e radicate amarezze. Giovedì 15 febbraio Alessandro Aiello, che anima la Scuola Fuori Norma di Catania, ci intratterrà in una serata in cui vedremo alcuni suoi lavori e altro materiale a sorpresa. Infine Sebastiano Pennisi ci mostrerà Le tonnare di ritorno della Sicilia sud-orientale, un viaggio con gli studenti dell’istituto Bartolo di Pachino alla scoperta delle più importanti cosiddette “tonnare di ritorno”della Sicilia orientale. Attraverso le interviste a storici e protagonisti viene ricostruita un’affascinante e avventurosa lotta tra uomini e pesci che ha lasciato delle tracce monumentali e artistiche nel nostro territorio oltre a tramandare tradizioni, usi e costumi che innervano la cultura di una società che non può guardare a un futuro fruttuoso se non attingendo ricchezza dal passato.