Enna. Per carica vice sindaco testa a testa tra Dante Ferrari e Francesco Colianni

Paolo Gargaglione

Enna. Variazioni di bilancio, Piano d’intervento dei rifiuti ma anche alcune mosse politiche interne alla giunta rimaste congelate in attesa delle regionali. Ora che le elezioni sono ormai archiviate per il sindaco Maurizio Dipietro e la sua maggioranza è tempo di mettere a punto alcune mosse da realizzare da qui a metà dicembre al massimo.
Un primo vertice di maggioranza c’è già stato nella settimana appena trascorsa per mettere a punto le variazioni di bilancio da portare in aula entro fine novembre e su cui c’è già convergenza; si è poi abbozzato un confronto sulla linea da tenere in merito al Piano di intervento sui rifiuti perchè l’inizio della raccolta differenziata si avvicina ma c’è anche da definire la posizione dei dipendenti del Ccr che chiedono di entrare a far parte della EcoEnnaServizi ed in tal senso il gruppo consiliare del Pd ha chiesto una soluzione al sindaco che vorrebbe però lasciare invariato il costo del servizio anche se la competenza sul Piano è esclusivamente del consiglio comunale.
C’è poi la questione politica perchè con il rimpasto di giunta, ad agosto, sono rimaste congelate alcune questioni come la vice sindacatura e l’ingresso del Pd renziano in giunta. Vediamo quindi come stanno le cose.
La carica di vice sindaco è una questione tutta interna al centrodestra con un testa a testa tra Dante Ferrari e Francesco Colianni; due i metri di giudizio che potrebbero essere utilizzati. Innanzitutto la rappresentanza in aula dove Enna Rinasce è presente con tre consiglieri di cui due anche assessori (Scillia e Ferrari) mentre Amare Enna ha due consiglieri ma un solo assessore (appunto Colianni) che potrebbe così rivendicare la vice sindacatura anche in virtù – e questo è il secondo metro di giudizio – di un migliore risultato alle elezioni regionali.
Di certo chi ha lasciato la carica di vice sindaco è Sicilia Futura con Angelo Girasole attualmente ancora in carica di assessore con delega al bilancio. Lo stesso è però dato per sicuro uscente con Gargaglione in pole position per la sua sostituzione. In un primo momento l’ipotesi era che Sicilia Futura cambiasse entrambi gli assessori e quindi anche Giusi Macaluso (Politiche Sociali) che rientrerebbe da consigliere comunale a seguito delle dimissioni di Gargaglione da consigliere lasciando spazio alla prima dei non eletti. Ma c’è da far posto ai renziani del Pd che da tre mesi sono ormai organici alla maggioranza insieme all’indipendente Saverio Cuci. A questo gruppo di sei consiglieri, così come da accordi, toccherebbe la scelta di nominare la componente femminile dentro la giunta. Da escludere che possa essere una delle tre consigliere (Campanile, Colaleo e Lo Giudice) che confermano la carica a Sala Euno. La soluzione alternativa, da non escludere a priori, pare poter essere quella della sola sostituzione di Girasole con la riconferma di Macaluso. A quel punto i renziani darebbero il nome di un uomo e le soluzioni non mancherebbero di certo tant’è che la rosa di nomi sarebbe già pronta.