Valguarnera. Regolamento comunale per disciplina diritto d’accesso dei consiglieri comunali: “atto di arroganza verso l’intera città, ennesimo sfregio verso la democrazia”

In merito alle limitazioni al diritto dei consiglieri comunali di visionare gli atti amministrativi votate l’altra sera dalla maggioranza consiliare, riceviamo dal dottor Mario Bruno, consigliere comunale del PD nella passata legislatura la seguente lettera che pubblichiamo:

“È tempo di alzare il livello della politica. È tempo di riportare al centro della nostra comunità il vero significato della rappresentanza politica, riscoprendo l’orgoglio che da sempre hanno avuto le nostre istituzioni in tutto il territorio provinciale, lo dobbiamo ai nostri figli. Quelli che in campagna elettorale si sono presentati come una maggioranza di tutti i cittadini, addirittura del popolo, si è arroccata nelle proprie posizioni fuori da quello che è il vivere quotidiano di ogni cittadino, una maggioranza che vuole cercare lo scontro politico con chi la pensa diversamente solo per il gusto di farlo. L’approvazione del “Regolamento comunale per la disciplina del diritto d’accesso dei consiglieri comunali ai documenti amministrativi” è un atto di arroganza verso l’intera città, l’ennesimo sfregio verso la nostra democrazia. Il regolamento di fatto limiterà non poco i consiglieri comunali, e di conseguenza anche la stampa e tutti i cittadini, perché difficile sarà la visione degli atti amministrativi che si porteranno avanti. L’ennesima decisione frutto dell’arroganza politica che ha sempre caratterizzato questo circolo locale del PD locale. D’obbligo la mia solidarietà ai consiglieri comunali di opposizione e soprattutto alla parte della città, ormai di gran lunga più numerosa e stufa, per l’ennesima occasione persa.
Come uomo che ha ricoperto più volte quelle istituzioni sono contro ogni forma di forzatura e arroganza politica che potrebbe portarci in un baratro senza precedenti. Questo anche a nome di tanti uomini che negli anni, con la propria dignità e con la propria passione, hanno contribuito alla storia di questo paese e del consiglio comunale. Certe scelte hanno offeso ed umiliato la libertà della nostra città, scenario di forti scontri politici ma mai terreno di forzature lontane dalle logiche della buona politica. La lotta politica come perseguimento del potere proprio e dei propri compagni di partito non ha nulla a che vedere con i principi di democrazia e libertà che le forze costituenti hanno posto a base della nostra carta costituzionale. Ho fatto sempre fede all’art 54 della nostra costituzione: I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore. Concetti di cui sembra smarrito il senso. Il verbo ‘affidare’ ha un valore profondo: implica fiducia nelle persone a cui ‘affidiamo’ le nostri sorti, la libertà, la giustizia, l’economia, la salute, il futuro dei nostri figli, il destino del Paese. Sono parole semplici ma gravi che, col riferimento alla disciplina, evocano e pretendono comportamenti seri, rigorosa osservanza di norme e regole; e con il riferimento all’onore coinvolgono il profondo della persona. Questo deve essere l’unico modello per chi riveste cariche istituzionali. Posso assicurare a questa amministrazione comunale che la nostra città, se sarà necessario, è pronta a scendere in piazza a testa alta per difendere la propria storia, le proprie istituzioni e la propria libertà”.