Sul palco di Zo (CT) il duo da Black Jezus, il duo nato a Troina

Sul palco di Zo il duo da Black Jezus presenta l’album “They Can’t Cage The Light”. Il nuovo lavoro del duo – che nasce a Troina (Enna) nel dicembre 2012, da Luca Impellizzeri (testi, voce e chitarre) e Ivano Amata (chitarre, synth, xilofono e drum machine), con l’esigenza di miscelare cantautorato folk-blues a sonorità black e trip hop – è «un disco che sviluppa un discorso di redenzione, di rinascita, che racconta la resilienza dell’uomo di fronte alla luce, tutto attraverso una costante dialettica dicotomica di opposti: l’arcaico spiritual e l’odierno synth, la legnosa chitarra folk e la ruvida batteria trap, il buio e la luce». Nove tracce in cui si condensa l’anima dei da Black Jezus, fatta di soul e folk redatti con una punteggiatura elettronica in minuscolo che amplifica la voce, particolarissima e intensa.

Il nuovo lavoro del duo è «un disco che sviluppa un discorso di redenzione, di rinascita, che racconta la resilienza dell’uomo di fronte alla luce, tutto attraverso una costante dialettica dicotomica di opposti: l’arcaico spiritual e l’odierno synth, la legnosa chitarra folk e la ruvida batteria trap, il buio e la luce». Nove tracce in cui si condensa l’anima dei da Black Jezus, fatta di soul e folk redatti con una punteggiatura elettronica in minuscolo che amplifica la voce, particolarissima e intensa. Parallelamente Luca Impellizzeri porta avanti l’attività della scrittura. Nel 2011 pubblica “Pensa al Vento”, romanzo noir con forti sfumature esistenziali. L’opera viene presentata con una performance cineletteraria in 9 atti tra reading dell’opera, musica jazz, brani di cinema noir americano, musica elettronica e improvvisazioni al basso e alla chitarra elettrica dello stesso autore. Nel novembre del 2015 Luca Impellizzeri pubblica il suo secondo romanzo, “La Terra Chiama”, edito da Habanero Edizioni/Erga.
Opera storico-pulp con un linguaggio originale e fortemente influenzato dal delta blues come dal black power, l’opera colpisce molto Wu Ming 2, il quale decide di presentarlo in quarta di copertina così: «Può un autore italiano scrivere un romanzo appassionante e credibile, raccontando una storia di neri, di blues, di America profonda e lotta di classe? Luca Impellizzeri ci riesce, ricostruendo il contesto con accuratezza, prestando ai personaggi una lingua affilata e mettendo sulla pagina una rabbia vera: quella che ti trovi addosso ogni giorno, quella che non cambia con la latitudine, e nemmeno col passare del tempo».