Condannati per rissa quattro di Gagliano, parenti tra loro

Quattro parenti, nativi di Gagliano, sono stati condannati a sei mesi reclusione con la sospensione della pena per cinque anni ed il pagamento delle spese processuali, per avere provocato una lite, nei pressi di un baro di Gagliano a causa di vecchi rancori familiari, a poca distanza dalla caserma dei carabinieri. Il 24 luglio del 2011 quattro persone, Cataldo Vicino di 43 anni, Nicola Vicino di 41 anni, Salvatore Olmo di 45 anni e la moglie Flavia Vicino, difesi dall’avvocato Maria Greco, sono entrati in contrasto con Lucio Natale Lupica Spagnolo di 43 anni, difeso dagli avvocati Vittorio Censabella e Giuseppe Greco, a seguito di vecchi rancori familiari dalle parole sono passati ad una mega rissa che ha coinvolto tutte e cinque le persone. Una rissa dove sono stati usati dei corpi contundenti che hanno provocato a Lupica Spagnolo politrauma con prognosi di cinque giorni, a Cataldo Vicino trauma alla regione orbitaria con una prognosi superiore ai 40 giorni ed indebolimento della vista, mentre Nicolò Vicino riportò ferita lacero contusa al cuoio capelluto, in quanto nella rissa è stato usato un pezzo di legno. In un primo momento il colpevole veniva ritenuto Lucio Natale Lupica Spagnolo che è stato arrestato ed è rimasto in carcere per circa un mese. Andati a processo il giudice monocratico Giuseppe Tigano ha dichiarato Cataldo Vicino, Nicolò Vicino, Salvatore Olmo e la moglie Flavia Vicino colpevoli di rissa e li ha condannati a sei mesi di reclusione ciascuno oltre al pagamento delle spese processuali con esecuzione della pena sospesa per cinque anni, risarcimento a Lupica Spagnolo di 600 euro e il pagamento delle spese processuali alla parte civile per 1980 euro più Iva. Ha assolto Lupica Spagnolo dal reato a lui ascritto in quanto non punibile perché costretto a difendersi dall’aggressione.