Assemblea a Nicosia per il Tribunale del Territorio

I cittadini di Nicosia e del comprensorio, su iniziativa dell’avv.Piegiacomo La Via, riunitisi nell’aula consiliare del Comune di Nicosia, in data 18 novembre 2017, alla presenza di: Luigi Bonelli, Sindaco di Nicosia; Elena Pagana, Deputata Regionale M5S; Luisa Lantieri, Deputata Regionale PD; Maria Greco, Deputata Nazionale PD; Fabio Venezia, Sindaco di Troina; Pino Cuccì, Sindaco di Sperlinga; Giacomo Purrazzo, Sindaco di Capizzi; Michele Pitronaci, Sindaco di Cerami ed Augusto Mongioj, Pres. Cons.Comunale Cerami, e di altri amministratori e consiglieri Comunali di Nicosia e del comprensorio, avvocati, rappresentanti di associazioni e di movimenti,

in considerazione che:
• Che da circa quattro anni è stato soppresso il Tribunale di Nicosia;
• Che ciò ha avuto una prevedibile (e preannunciata) ricaduta negativa sulla città e sull’intero distretto, sia da un punto di vista economico, sociale e dei servizi alle comunità interessate;
• Che non si sono neppure visti sostanziali miglioramenti sotto il profilo strettamente tecnico della funzionalità del sistema giustizia né risparmi di spesa;
• Che, come ha scritto in maniera sintetica ed incisiva un avvocato, abbiamo subito una “ingiusta sottrazione”;
• Che l’art.8 D.Lvo 155/2012, al comma 4bis (aggiunto dall’art.1 L.147/2013), con decorrenza dal 2014, prevede la possibilità di una “riapertura in via sperimentale degli Uffici giudiziari soppressi”, previo un accordo tra Ministero della Giustizia e Regione ed a condizione che gli oneri economici gravino su quest’ultimo Ente;
• Che, in buona sostanza, se tale progetto venisse approvato potrebbero svolgersi nei locali dell’ex palazzo di giustizia di Nicosia la gran parte dell’attività giudiziaria che si svolge nel Tribunale accorpante (e solo a mò d’esempio, si potrebbe iniziare in una prima fase con: udienze penali monocratiche, udienze civili istruttorie, comparizioni coniugi nei procedimenti di separazione e divorzio, udienze GIP-GUP ed ogni altra attività, ad eccezione delle “attività Collegiali”);
• Che, anzicché trasferirsi da Nicosia e Circondario ad Enna imponenti masse umane (parti, testimoni, avvocati, imputati, forze dell’ordine) si sposterebbero da Enna a Nicosia semplicemente un Giudice con un autista (o altri pochi addetti per il funzionamento dell’udienza, quali Cancelliere, addetto Unep, assistente di udienza);
• Che tutto ciò comporterebbe un notevole risparmio di spesa pubblica e privata;
• Che un’apertura del Tribunale, ancorché in un primo momento, parziale e sperimentale, rappresenterebbe una vera inversione di tendenza in questo martoriato territorio, spogliato e depredato, giorno dopo giorno, di strutture, Uffici e Servizi, da qualche tempo anche sanitari;
• Che solo da pochi giorni, si è insediato un nuovo Presidente della Regione;
• Che, pertanto, si ritiene utile ed indispensabile richiedere un incontro con il predetto Presidente, On.le Nello Musumeci, per portagli non una proposta di una parte politica, di una categoria o di un “campanile”, bensì una vera e propria “PROPOSTA DEL TERRITORIO”, fattibile, ragionevole, unitaria.
Tuttocciò premesso, all’unanimità hanno deciso:
1. di inoltrare il presente documento al Presidente della Regione;
2. di richiedere allo stesso, per il tramite delle nostre rappresentanti territoriali, deputate regionali, On.li Elena Pagana e Luisa Lantieri, un incontro con una delegazione del territorio, comprendente deputati regionali e nazionali, Sindaci, rappresentanti di Enti esponenziali.
3. di chiedere nell’incontro, in applicazione della norma esistente, l’avvio di un progetto sperimentale per alcuni anni (la legge non prevede alcun limite temporale) di riapertura del Tribunale di Nicosia, mediante la stipula di apposita convenzione con il Ministero della Giustizia e con l’accollo di oneri a carico della regione.