Discarica rifiuti speciali ad Agira. Comitato cittadino: Evitare che si faccia questo scempio alla nostra collettività

Agira. “Evitare che si faccia questo scempio alla nostra collettività”: così il Comitato cittadino agirino accoglie la notizia del progetto, approvato con decreto del 25 ottobre scorso, firmato dall’Assessore regionale Territorio e Ambiente, Maurizio Croce, relativo alla realizzazione di una discarica per rifiuti speciali da realizzarsi in contrada Serra Campana-Cote, a circa 5 chilometri in linea d’aria dal perimetro abitato di Agira. Un decreto piombato come un fulmine a ciel sereno di cui pare, secondo quanto asserito dal Comitato cittadino, “nessuno dell’Amministrazione e del Consiglio comunale ne fosse a conoscenza prima, nonostante il progetto fosse stato presentato ufficialmente all’Assessorato Territorio ed Ambiente più di un anno fa e da parte del Comune di Agira fossero stati esperiti atti ufficiali”. Un fatto, questo, emerso nel corso della seduta del Consiglio comunale di giovedì scorso che ha destato rabbia e disgusto nella cittadinanza agirina, considerato che nella discarica, come si legge nel decreto, si intendono smaltire rifiuti che contengono “materiali contaminati” anche “da sostanze pericolose”. “È opportuno sapere –tuona il presidente del comitato, Elio Pistorio- cosa è successo nella casa comunale. Da parte nostra abbiamo protocollato delle specifiche richieste al sindaco, per sapere innanzitutto in che data il Comune di Agira è venuto a conoscenza dell’attivazione della procedura e del progetto e, fatto importante, la conoscenza del nome del responsabile del procedimento, individuato di conseguenza, e gli atti prodotti. Non solo. Stante il fatto che nel decreto si fa riferimento ad una pubblicazione dello stesso sul sito istituzionale dell’assessorato in data 3 aprile 2017, chiediamo anche: come mai l’Amministrazione non ha informato i cittadini dell’iter attivato per la realizzazione della discarica e della pubblicazione del progetto; in quale sito è possibile riscontrare il progetto con gli allegati; quali rapporti ha avuto il Libero Consorzio Comunale di Enna con il Comune di Agira. Insomma, chiediamo di avere copia degli atti ufficiali prodotti in municipio. Sperando che questa volta- aggiunge Pistorio-, al contrario di altre volte, si rispetti la legge e ci sia la risposta. Intanto allo stato attuale –afferma ancora il presidente del comitato- siamo in una fase intermedia dell’iter di approvazione, pertanto siamo del parere che .avverso il decreto già prodotto si potrà fare ricorso al Tar entro 60 giorni o al Presidente della Regione entro 120 giorni. A questo proposito –conclude Pistorio-, nel nostro ruolo propositivo ci siamo permessi, dopo il Consiglio comunale, di fornire al sindaco ed ai gruppi consiliari una nostra nota per suggerire, relativamente al ricorso al Tar, che oltre ai vizi di natura formale evidenziati durante la seduta del Consiglio comunale, l’amministrazione si faccia parte attiva dando un incarico per procedere a delle verifiche sul sistema idrogeologico, pedologico, vegetazionale e faunistico della zona interessata alla discarica”.

Giacomo Lisacchi