Enna, posteggi riservati in piazza Prefettura: “è guerra”

Enna. Cittadini, utenti e dipendenti dichiarano guerra ai posteggi che, con propria ordinanza, il comandante della Polizia municipale di Enna ha riservato agli autoveicoli del personale della Prefettura “impegnato in emergenze in tema di Ordine Pubblico, Protezione Civile e Pubbliche Calamità”.
L’ordinanza è del 4 ottobre e riserva su piazza Garibaldi, davanti la Prefettura, dieci stalli (contraddistinti da strisce gialle) che sono quotidianamente riservati alle auto private degli stessi dipendenti della Prefettura.
Questa decisione però non è andata giù a numerosi cittadini che hanno prima cercato, attraverso la via del dialogo, di far revocare l’ordinanza e di fronte al diniego hanno scritto al sindaco di Enna Maurizio Dipietro, all’assessore con delega alla viabilità Biagio Scillia, al comandante Blasco e per conoscenza al ministero dei Trasporti, al Prefetto, al questore e al commissario del Libero Consorzio comunale. A corredo circa duecento firme raccolte in poco tempo.
A sostegno delle loro ragioni portano il Codice della strada in cui si evince che su ordinanza del sindaco possono essere riservati dei posti “ai veicoli istituzionali e di servizio appartenenti ad organi di polizia o di protezione civile o veicoli adibiti ai servizi di soccorso o, infine, a veicoli di categorie particolarmente disagiate con esclusione, quindi, di qualsiasi altro veicolo di proprietà, come nel caso di specie, di personale dell’Ufficio Territoriale del Governo o di qualsiasi altra istituzione o ente pubblico”.
Nella loro lettera i cittadini spiegano pure che “una tale riserva di posti, aggiunta ad altri posti riservati a varie categorie di veicoli (polizia, protezione civile, strisce blu) comporta poi che gli spazi riservati su piazza Garibaldi sono in totale 35, circa il 30% dell’intera area adibita a posteggio, con conseguente disagio per i cittadini, dipendenti e semplici utenti, che ogni mattina incontrano parecchie difficoltà a trovare un parcheggio”.
Una criticità espressa da più cittadini che adesso attendono un passo in avanti da parte dell’amministrazione comunale attraverso la revoca dell’ordinanza.
In atto c’è allo studio dell’assessore alla viabilità, Scillia, un piano posteggi che guarda con attenzione soprattutto il centro storico, gli stalli qui presenti e che potrebbe interessare anche piazza Garibaldi oggi al centro della polemica per il numero, considerato alto, di stalli riservati.

Aggiornamento:
La decisione di riservare dieci posti al personale della Prefettura era già stata subito contestata dall’assessore alla viabilità Biagio Scillia al comandante della polizia municipale. Nel pieno della polemica per i dieci posti riservati al personale della Prefettura, che vanno ad aggiungersi agli altri già riservati ad altri enti, arriva la posizione di Scillia che non ha condiviso la scelta del comandante della polizia municipale. Negli ultimi giorni un nutrito gruppo di cittadini e dipendenti di altri enti hanno raccolto delle firme inviate al sindaco Dipietro per chiedere la revoca dell’ordinanza della discordia.
Già immediatamente dopo l’ordinanza l’assessore scrisse al comandante per sottolineare che quella scelta era in netto contrasto con gli obiettivi prefissati dall’amministrazione secondo cui, invece, i posti riservati debbano essere armonizzati con gli interessi dei cittadini.
Scillia ha anche incontrato il Prefetto illustrando il suo pensiero ed ha poi scritto anche al comandante Blasco chiedendo di rivedere tutto il piano sosta in piazza Garibaldi (Prefettura) tenendo in considerazione la necessità di non superare per i posti riservati la quota del 20% del totale dei posti esistenti e limitando la sosta ai soli mezzi di servizio.
«Su questa vicenda sono intervenuto subito con due azioni, la prima – ricorda l’assessore Scillia – disponendo immediatamente la richiesta di revoca ritenendo che i posti riservati debbano essere armonizzati con gli interessi dei cittadini e con quello che è il piano sosta e viabilità che stiamo redigendo». La seconda azione, prosegue Scillia, «è stata l’incontro con il Prefetto con cui ci siamo confrontati per cercare una soluzione».
Rispetto alla comunicazione fatta al comandante della polizia municipale Scillia dice «non ho ancora ricevuto nulla ma mi attendo che prenda presto una posizione»; l’alternativa, ipotizza infine Scillia, «potrebbe essere l’intervento sostitutivo del Segretario Generale per capire e trovare una soluzione che risolva un problema per altro evidenziato anche da tanti cittadini».