Incontro vertice provinciale Aima e dirigenti Assessorato sanità su Centro Alzheimer di Piazza Armerina

Su specifica richiesta del direttivo provinciale Aima una rappresentanza è stata ricevuta presso l’Assessorato Regionale alla salute di Palermo dai funzionari competenti la stesura del decreto sui servizi socio sanitari che è stato pubblicato il 31 luglio. Il presidente Giuseppe Micale ed il vice presidente Alfonso Aguglia hanno evidenziato le carenze e le criticità che a parere dell’Aima provinciale il decreto presenta in modo specifico nell’assistenza al malato di Alzheimer. Prima di tutto il presidente ha sottolineato che l’assistenza al malato affetto da demenza non può e non deve essere assimilata all’assistenza ad un paziente anziano anche se pluri problematico. Manca quella specificità che ben conoscono i familiari costretti ad assistere il proprio familiare h 24. La seconda criticità è che il piano propone come servizio solo la costituzione di Centri diurni non come un tassello integrato in un percorso completo che coinvolga il MMG (medico di medicina generale) per poi passare attraverso una corretta diagnosi di terapia e riabilitazione del malato demente, ma come una risposta a parere di Aima provinciale insufficiente e poco efficace con caratteristiche più assistenziali che sanitarie. A questo proposito sono state illustrate le realtà già operanti in altre regioni d’Italia e che rispondono in modo adeguata a quanto stabilito dal Piano nazionale per le demenze. I funzionari dell’Assessorato alla salute hanno condiviso parecchie delle proposte avanzate, riservandosi di proporre alla nuova governances le osservazioni proposte da Aima . L’ associazione ha anche richiesto ed ottenuto di partecipare con propri rappresentanti al tavolo tecnico allo scopo di portare la propria esperienza maturata giornalmente sul campo nel settore dei malati di demenza. La stessa Azienda Sanitaria ennese, che continua ad essere sorda per quanto riguarda il Centro Alzheimer che si trova presso l’ospedale Chiello di Piazza Armerina, deve cercare di risolvere le tante criticità esistenti dall’assenza di un autista per utilizzare il pulmino da dieci mesi fermo, al potenziamento del personale dove mancano fisioterapisti e psicologi, con un concorso espletato a metà e poi stranamente annullato, ad un’assistenza più completa dei malati di Alzheimer della provincia, ad un controllo più diretto in una certificazione rilasciata e non idonea sul piano degli accertamenti.