Nicosia, al via i provini per il musical “Lo chiamarono Felice”

Giorno 13 dalle ore 17.00 alle ore 20.00 e giorno 14 dalle ore 15.30 alle ore 18.00 , presso l’ASD Arabesque Danse, in via Nazionale 105 a Nicosia, si terranno i provini per il musical “Lo chiamarono Felice”. Una nuova opera originale di Alain Calò che, dopo le varie pubblicazioni, il cortometraggio “La cura del Padre della Misericordia” e il premio artistico letterario “Duecento Nicosia Diocesi”, ha deciso di “esplorare” il campo del dramma musicale e di riproporre la classica storia di San Felice da Nicosia vista però con diversa angolazione. Il clima di lavoro è sempre lo stesso: la collaborazione. Infatti il progetto è strutturato in “compartimenti stagni” affidati a varie maestranze locali che si sono ben distinte nel loro campo, affinchè si possa creare un qualcosa di assolutamente nuovo, originale e, soprattutto, bello e gradevole per il pubblico non solo di Nicosia ma anche di tutto l’entroterra Siciliano. Alain Calò non sarà il regista dell’opera, come avvenne nel cortometraggio. Il ruolo della regia è infatti affidato a Gaetano Di Dio, apprezzato già per ricoprire il ruolo di regista nella compagnia dilettantistica nicosiana “Girasole”, molto prolifica e con all’attivo diversi spettacoli portati in scena in tutta Italia. A curare i balletti sarà Valeria La Greca che ha anche gentilmente messo a disposizione i locali della sua scuola di danza per effettuare i provini. Le musiche saranno invece affidate a Marco Di Dio. I provini dei prossimi giorni sono aperti a tutti, senza alcun limite di età e non sono richieste esperienze pregresse nel campo recitativo, solo grande voglia di scommettersi. Tutti i responsabili tengono a sottolineare l’importante aspetto che il progetto porta con sé: non è una classica opera teatrale, ma un qualcosa di più. E quel qualcosa di più è la simbiosi tra teatro, danza, musica e ricerca storica. Chi aderirà al progetto avrà quindi un’esperienza a 360° di tutti questi mondi. Il progetto è rivolto anche e soprattutto al mondo giovanile e a quel mondo che ha sempre visto di buon occhio il teatro, la danza e la musica, ha sempre pensato di provare ad avere dirette esperienze di questi mondi ma ha sempre rinviato il tutto. Ecco qui una porta aperta, anzi spalancata: il progetto, essendo a lungo termine, rappresenta una sorta di “scuola” (ma senza grandi impegni) di tutte queste realtà. Una scuola che metterà a confronto tante persone con le loro esperienze o non esperienze. Una “scuola” volta alla produzione del dramma musicale “Lo chiamarono Felice”. E una scuola che, una volta messa in scena l’opera, potrà diventare, con il bagaglio di esperienze acquisite, un trampolino di lancio per quei mondi di cui tanto abbiamo bisogno e che sono il teatro, la musica e la danza.

Alain Calò