Enna, consegna Premio Kiwanis della Bontà conferito alla memoria di Danilo Di Maio e Giampaolo Mazzola

“Le invenzioni dell’uomo mi hanno salvato ma è il ‘Cuore’ dell’uomo che mi ha ridato la vita”. Queste le parole trascritte nella Pergamena del 19° Premio Kiwanis della Bontà, assegnato quest’anno alla memoria di Danilo Di Maio e Gianpaolo Mazzola, due giovani vite spezzate i cui organi sono stati donati. Sono versi tratti da una poesia scritta di Jole De Angelis che vive grazie ad un trapianto. Quando i genitori di Danilo, papà Giuseppe e mamma Fina, e il figlio di Gianpaolo, Pablo, sono saliti sul palco per ritirare il Premio dalle mani del presidente del Club, Giuseppe Restivo, consistente nella Pergamena e in una somma in denaro da devolvere in beneficenza, tutti i presenti in Sala Cerere hanno avuto momenti di commozione. Non con le parole ma con il cuore in gola e gli occhi perlati di lacrime si è manifestato il loro ringraziamento verso il Club, suscitando in sala uno spontaneo e prolungato applauso verso di loro, che con generosità, nel momento di massimo sconforto, hanno dato il consenso di espiantare gli organi dei loro cari, permettendo a molte persone la speranza di vivere e di migliorare la qualità della vita. La cerimonia è iniziata con i saluti istituzionali del Sindaco Maurizio Dipietro che ha lodato l’iniziativa ed ha così concluso: “Questi significativi appuntamenti annuali del Kiwanis arricchiscono l’individuo perché il donare è altruismo e attenzione verso chi soffre”. Anche il Vicario Generale della Diocesi, don Nino Rivoli, nel suo intervento ha esaltato il valore delle donazioni, dicendo: “E’ un atto di bontà tra chi dona e chi riceve, arricchendo non solo le persone interessate ma anche tutti noi”.
“Questo Premio è ormai un appuntamento che scuote le coscienze delle persone sensibili, che rende onore al Kiwanis ma anche a tutta la città”, ha detto il presidente Restivo all’inizio del suo discorso. “I trapianti sono procedure complesse, ad essere coinvolte non sono solo i famigliari dei donatori e i riceventi, ma anche i sanitari perché all’euforia di poter salvare una vita subentra l’angoscia di una che se ne va. Non è stato facile – ha detto infine – convincere i genitori di Danilo e il figlio di Gianpaolo, ad intervenire alla cerimonia per ricevere il riconoscimento del Kiwanis che esalta i valori umani. A nome di tutti i soci li ringrazio di vero cuore”. Interessante è stata la mini conferenza sulle donazioni. Nella prima relazione la dott.ssa Bruna Piazza, coordinatrice del centro regionale trapianti Sicilia, ha posto l’accento sull’importanza della preventiva dichiarazione di disponibilità alla donazione degli organi tale da non lasciare la responsabilità dell’atto ai famigliari. Ha spiegato la funzione del centro regionale trapianti, auspicando anche una maggiore collaborazione con le istituzioni. Ha concluso dicendo: “Ancora c’è molto da fare sulle donazioni anche se i dati disponibili ci dicono che sono migliorate”. La dott.ssa Angela Cancaro, coordinatrice locale trapianti ASP di Enna, ha invece relazionato sugli aspetti umani legati alla richiesta del consenso alle donazioni. Poi ha parlato di quelli tecnici: sull’accertamento delle condizioni delle procedure dell’espianto e sulla compatibilità del soggetto ricevente. Ha spiegato infine i meccanismi che portano alla complessa organizzazione, dal momento della disponibilità dell’organo compatibile, fino all’atto finale del trapianto. Sono seguite due testimonianze, quelle dei signori Durso e Vella, entrambi trapiantati, oggi volontari dell’AIDO. A chiusura della cerimonia si è avuto un breve intervento del Luogotenente della Divisione Sicilia5, Michele Casalotto, intervenuto in rappresentanza del Governatore del Kiwanis – Distretto Italia, il quale ha dichiarato che tra tutte le attività umanitarie del Kiwanis, questa del Club di Enna è la più significativa perché ci avvicina a Cristo, il primo donatore d’amore dell’universo.

Salvatore Presti


(nelle foto: i due momenti della consegna del Premio)