Condannato armerino per avere eseguito lavori edili su beni paesaggistici sottoposti a vincolo

Piazza Armerina. Un armerino di 42 anni, Massimo Brighina, difeso dall’avvocato Daniele Guzzetta del foro di Caltagirone, è stato condannato con il rito abbreviato ad una pena pecuniaria dal giudice monocratico, Giovanni Milano, per avere eseguito dei lavori edili su beni paesaggistici sottoposti a vincolo di rimboschimento con l’ausilio di un mezzo meccanico estirpando così piante di nocciolo e tagliando piante di roverella in terreni a ridosso del demanio boschivo denominato “Gatta” in territorio di Piazza Armerina di proprietà dell’Azienda Forestale. Il suo intervento alterava le bellezze naturale dei luoghi soggetti alla speciale protezione della Forestale. Tutto questo avvenuto nel febbraio del 2016. L’avvocato Guzzetta ,nella sua arringa, formulava la richiesta di trasformare l’arresto di otto giorni in pagamento di una pena pecuniaria di 2.000 da aggiungere all’altra pena pecuniaria di 7 mila 345 euro. La richiesta veniva subordinata alla concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena. Il Pm prestava il consenso. Il giudice monocratico Giovanni Milano applicava a Massimo Brighina la pena di otto giorni di arresto, tramutati in una pena pecuniaria di 2 mila euro, e l’ammenda di 7 mila 345 euro, ridotta ad un terzo per la concessione delle attenuanti generiche ed ulteriormente ridotta per la scelta del rito per cui la pena detentiva, sospesa, è stata accomunata complessivamente a 9.345 euro.