Valguarnera. Riaperta al traffico la Sp4 nel tratto di Grottacalda

Valguarnera. Dopo una settimana di passione per migliaia di automobilisti è stata riaperta ieri mattina la Sp4, adesso però l’attenzione dovrà rimanere desta. Perché il problema con l’intervento- tampone all’altezza di Grottacalda, eseguito a furor di popolo, non può ritenersi risolto del tutto, ma semplicemente rimandato. Basterebbero probabilmente due- tre giorni di pioggia incessante per essere punto e daccapo. E quindi bisogna porvi rimedio subito con un intervento strutturale. Durante il consiglio comunale straordinario che si è tenuto sabato scorso a Valguarnera, le istituzioni presenti di Enna, Valguarnera, Piazza Armerina e Aidone, hanno capito una cosa, che le province regionali non esistono più, essendo state svuotate da ogni risorsa finanziaria e che i Comuni del comprensorio hanno il compito di “fare squadra” se vogliono ottenere qualcosa di tangibile, non solo in fatto di viabilità ma anche per interventi su altre infrastrutture:“unirsi e progettare insieme” e interloquire direttamente con Regione, Stato ed Europa. E’ stato questo il tema dominante. A tale riguardo il Consiglio Comunale di Valguarnera, all’unanimità ha votato un ordine del giorno inviato al Prefetto e alle istituzioni provinciali e regionali, chiedendo di istituire in Prefettura un tavolo tecnico provinciale permanente, composto dai sindaci dei Comuni interessati, che permetta di trovare soluzioni più adeguate atte alla risoluzione di questa annosa problematica. “Visto lo stato carente in cui oggi versano i Liberi Consorzi Comunali- è scritto- si ritiene di dover attingere le somme utili ai Fondi FESR affinché venga finanziata tutta l’intera arteria Nord/Sud, che da anni versa in condizioni pietose. Ciò permetterà di fungere da volano per lo sviluppo sociale e turistico del nostro territorio” Si perché la Sp4 dovrà essere rifatta tutta di sana pianta, anche a stralci, e deve rientrare all’interno di un progetto più ampio, il completamento della Nord-Sud, la strada dei due mari, la dorsale di Sicilia che collega Gela a Santo Stefano di Camastra. E a tale riguardo- è stato ribadito- che ci si dovrà incontrare ancora, coinvolgendo, se possibile, i consigli comunali e votare delle risoluzioni comuni. Le criticità come più volte segnalato ( basta leggere il nostro articolo del 4 dicembre scorso) non persistono purtroppo solo su quel tratto, ma sull’intera arteria. Essa, come abbiamo ricordato più volte, è piena di insidie e versa in una situazione veramente pietosa: frane, buche, avvallamenti, deformità, assenza di segnaletica orizzontale. Gli interventi della Provincia (proprietaria della strada) negli anni si contano al lumicino, per l’ultimo intervento sul tratto prima della galleria, ci sono voluti ben undici anni. Una arteria, ricordiamo, che per l’importanza che riveste dovrebbe essere un fiore all’occhiello della viabilità provinciale e che invece è ridotta un colabrodo. Tanto per citare gli esempi più eclatanti, il viadotto Mulinello è interdetto al traffico pesante da due anni perché i piloni sottostanti versano in uno stato di grande precarietà; sotto Valguarnera nella circonvallazione, l’anno scorso un ragazzo a bordo della propria auto è morto scontrandosi con un pullman, per il restringimento della carreggiata. Ostacolo che persiste ancora oggi e che fa bella mostra di sé.

Rino Caltagirone