Leonforte: arriva in Cassazione il processo per il decesso di Gabriella Gallo

Leonforte. Il 23 gennaio 2018 la Suprema Corte di Cassazione ha accolto l’istanza della Procura Generale di Caltanissetta di rivedere l’assoluzione dei medici Vitale e Muratore, cassando l’impugnata sentenza e rinviando ad un’altra sezione della stessa Corte di Appello di Caltanissetta. Vizi importanti di forma sono emersi durante la discussione in udienza, vizi evidenziati e dai difensori delle parti civili Avv. Dacquì e Avv. Mongioj e dal Procuratore Generale. Coinvolti nella morte di Gabriella Gallo, avvenuta l’11 marzo del 2011, i medici sopracitati avevano scelto il rito abbreviato mentre gli altri tre: due ginecologi e un anestesista l’ordinario, quest’ultimo è giunto in appello, dopo la condanna degli imputati (Favazza, Conoscenti e Politi) per omicidio colposo. Si è invece concluso l’iter processuale, con la condanna passata in giudicato del dottore Gelsomino, medico anestesista. Il Tribunale di Enna ha stabilito che la morte di Gabriella Gallo è da addebitarsi alla “struttura inadeguata” ed al “comportamento degli imputati caratterizzato da negligenza imprudenza ed imperizia”. Operare al Sud dove il Rapporto Osservasalute 2016 (rapporto curato da 180 ricercatori dell’Osservatorio Nazionale sulla salute nelle Regioni Italiane dell’Università Cattolica di Roma) ha dimostrato che le risorse economiche e professionali sono minori e che le politiche di prevenzione sono inesistenti, vuol dire rischiare e come pazienti e come medici come pazienti però si rischia la vita.