Enna, l’assessore Gargaglione ha incontrato i rappresentanti di Save the Children Italia

Enna. Paolo Gargaglione, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Enna, parla dell’incontro avuto con i rappresentanti dell’associazione Save the Children Italia per parlare delle procedure e le pratiche utilizzate per la gestione dell’immigrazione.
«L’integrazione tra diversi gruppi di migranti e con la città, la nostra cultura e le nostre tradizioni è alla base dell’accoglienza e del progetto che si vuole portare avanti con le associazioni che operano nel settore».
All’incontro sono stati invitati anche i responsabili delle comunità che ospitano i minori stranieri non accompagnati in città. «Questi incontri ci permettono di conoscere meglio ogni singola realtà e dai responsabili – spiega Gargaglione – abbiamo avuto la possibilità di conoscere i punti di criticità».
Tra questi ci sono certamente i ritardi nel rilascio dei permessi di soggiorno o l’assegnazione dei neo maggiorenni nei centri Sprar.
L’intento dell’incontro era soprattutto quello di porre le basi per migliorare l’accoglienza e l’integrazione ed in tal senso si è deciso di realizzare insieme a Save the Children Italia un corso di formazione rivolto a tutti gli operatori impegnati all’interno delle strutture che ospitano i minori che nel territorio comunale ennese sono tre.
Il Comune, ha sottolineato l’assessore alle Politiche Sociali, intende avere un ruolo primario ecco perchè «intendiamo assumere un ruolo di coordinamento al fine di monitorare la gestione della complessa problematica».
Questo coinvolgimento, spiega ancora Gargaglione, «ha uno sfondo psico-sociale ed io sono soddisfatto di come è andato l’incontro così come della collaborazione registrata da parte della associazioni e cooperative, credo sia questa la strada giusta».
Durante l’incontro, sempre con il fine di garantire una migliore integrazione con il territorio, l’assessore Gargaglione ed i rappresentanti delle associazioni hanno anche discusso della possibili sinergie future: «A loro – conclude Gargaglione – ho anticipato, che nelle prossime settimane, sarà pubblicato un bando, in cui gli immigrati minori e non saranno impiegati in progetti di pubblica utilità».
Di questa possibilità se ne parla già da tempo ed in passato in qualche centro di accoglienza alcuni migranti sono stati coinvolti, specie a Pergusa, in attività che hanno contribuito a migliorare l’aspetto della città trovando condivisione da parte di alcuni degli stessi ospiti nei centri di accoglienza.