Approvvigionamento idrico ad Enna: per ora nessuna problema

In questo periodo di crisi idrica, il fatto che la provincia di Enna, grazie alle risorse idriche del lago Ancipa, abbia una situazione abbastanza tranquilla è sicuramente un dato molto positivo in un momento in cui la Sicilia soffre per la siccità e la mancanza di risorse adeguate. Le piccole nevicate di questi giorni fanno ben sperare per aumentare il livello del lago Ancipa. Per quanto riguarda il capoluogo ennese la situazione, sino a questo momento, è di grande normalità, l’erogazione dell’acqua ogni giorno viene data sistematicamente senza riduzione anche se quattro-cinque ore. Infatti dalla condotta principale (Ancipa basso) il capoluogo ennese riceve 35 litri al secondo che servono per alimentare Enna alta ed una parte di Enna bassa, mentre Pergusa e dintorni e parte di Enna bassa viene alimentata con i 25 litri al secondo che provengono dai pozzi comunali di Bannata, Bannatella e Furma. Allo stato attuale AcquaEnna, che è la società che gestisce l’erogazione dell’acqua in tutta la provincia, non ha problemi nell’erogare l’acqua, non ci sono avvisaglie di razionamento anche se la richieste di comuni della provincia di Caltanissetta ed Agrigento potrebbe portare ad una riduzione dell’acqua che arriva alla diga Ancipa. Già contatti informali ci sono stati tra SiciliAcque, che gestisce il lago Ancipa e le due condotte principali, AcquaEnna e le aziende che gestiscono le risorse idriche in molti comuni nisseni ed agrigentini ed è probabili che si arrivi a dirottare parte dell’acqua dell’Ancipa in questi comuni. Ancora non c’è niente di definitivo, ma le avvisaglie esistono e sono concrete.
Il Comune di Enna ed AcquaEnna dovrebbero poter esaminare con attenzione la situazione generale per l’approvvigionamento del capoluogo ennese, in caso di perdurante siccità, magari incominciando a penare ad una campagna di ricerca di nuove falde acquifere. La zona di Bannata e Bannatella, secondo le indagini effettuate dall’Agip tanto tempo fa, è un “oceano d’acqua”, quindi esistono possibilità concrete di trovare nuove falde acquifere per cui sarebbe opportune fare una campagna di indagini particolareggiata e nel caso positivo mettere a giorno nuove risorse idriche per potere essere sempre sicuri di avere acqua potabile a disposizione.