Rifiuti. SRR Enna: niente dimissioni ma riflessioni del presidente, dott. Armando Glorioso

Enna. Dopo l’assemblea era pronto a dimettersi da presidente della SRR, poi Glorioso ci ha ripensato. “Non me la sento di dimettermi proprio ora – ha dichiarato Glorioso – Se ragionassi con la mente e secondo i miei interessi personali e del mio Comune dovrei farlo, ma ragiono con il cuore. Dopo le dimissioni del Collegio di liquidazione, dei dottori Di Mauro e Ginevra, i quali hanno agito in una situazione di impossibilità, privi di mezzi e del sostegno necessario, e del commissario nominato Di Salvo, la situazione, dimettendosi il sottoscritto e il Cda della Srr, volgerebbe veramente verso un caos mai visto prima”. “Mancano – prosegue Glorioso – ancora 180 persone all’appello, di cui 150 devono essere trasferiti tra i nove restanti Comuni e relativi gestori, alla società di scopo e alla stessa SRR, mentre circa trenta lavoratori saranno avviati e accompagnati al prepensionamento. Se dovessi dimettermi tutto questo percorso si incepperebbe, non saprei prevedere per quanti mesi o forse per sempre! Non è giusto che i Comuni , che hanno beneficiato delle assunzioni prima degli altri, ora consentano l’interruzione di questo percorso virtuoso che siamo finalmente riusciti a sviluppare. Siamo pronti per aprire la discarica di Cozzo Vuturo, che ci consentirebbe delle agevolazioni oltre ad occupare circa trentadue unità. Il Comune di Enna ha beneficiato del nostro lavoro e per nostra scelta è stato il primo a sperimentare la separazione dal carrozzone della vecchia Ato. Il Sindaco Dipietro non ci ha mai riconosciuto questo merito, vantandosi di successi che non gli appartengono. Ora contesta la tariffa proposta e nonostante la disponibilità del CdA della SRR e dei tecnici di valutare una possibile riduzione, ha manifestato contro la proposta di anticipare una mensilità necessaria all’avvio della discarica, che dovrebbe essere concessa da ogni Comune, essendo comunque una somma in acconto. Mi sembra un espediente per boicottare la società di scopo, a quale pro non lo so, forse vuole proporre che la gestione della discarica passi alla società comunale per poter avere maggiori vantaggi finanziari a scapito di tutti gli altri Comuni? Se è cosi perché non propone ufficialmente una variazione del Piano d’ambito? Non ci vedrei nulla di male in questa proposta. Non posso pensare che gli attacchi provenienti alla mia persona derivino solo da antipatia personale, né voglio pensare che dietro ci sia chi sia geloso dei nostri successi per ragioni di bottega. Abbiamo collocato 203 persone che vivevano il dramma della precarietà. Restano altre 180 persone, di cui moltissimi vivono il dramma di non ricevere stipendio da più di 15 mesi. Abbiamo formulato una dotazione organica con riduzione dei livelli e del costo della massa salariale di conseguenza. Abbiamo ridotto salario e orario non necessario in questa fase dove è stato possibile. Consegniamo un sistema dei rifiuti rinnovato e rispettoso dello spirito della legge 9 del 2010 e delle successive modifiche. Mi appello a tutti i colleghi di buon senso, non possono continuare a non venire alle assemblee, o se vengono continuare a ragionare non andando oltre i particolari interessi del proprio Comune, non riuscendo a supplire a questa mancanza, dimostrando di essere una vera e propria classe dirigente. Ogni Sindaco deve fare gli interessi del proprio Comune ma non dimenticare che esiste una provincia entro cui siamo inseriti. Se il compito della politica è creare lo sviluppo, allora mi chiedo perché tutti questi voluti ostacoli? Bisogna pensare ai 180 lavoratori e alle loro famiglie che da noi si aspettano un futuro e che non possiamo disconoscere”.