Rifiuti. Sindaco Enna: preludio a fallimento ATO con drammatiche conseguenze occupazionali e di bilanci

Nei giorni scorsi è stato duro lo scontro verbale tra il presidente della Srr Armando Glorioso ed il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, innescato dalla proposta di Glorioso di individuare in 115 euro la quota di conferimento per tonnellata per ogni Comune.

Glorioso ne ha fatto seguire delle bordate a Dipietro che oggi risponde così.

Sull’accusa di non aver riconosciuto il merito della Srr nell’aver favorito la nascita della EcoEnnaServizi, Dipietro dice: “Non mi interessa polemizzare con il Presidente, credo che la nascita della società comunale sia un obiettivo che, insieme alle forze civiche e politiche che mi hanno sostenuto, ci siamo posti e che abbiamo realizzato. Il merito è di chi ha avuto l’idea, di chi ci ha lavorato, ad iniziare dai tecnici, di quella parte del consiglio comunale che ha votato a favore della proposta e di tutti i lavoratori che ogni giorno dimostrano che l’idea era giusta. La SRR aveva solo il compito di selezionare il personale da trasferire e di trasferirlo alla società. Cosa che ha fatto perchè era suo preciso dovere, seppure con ritardo”.

E’ vero, come sostiene Glorioso, che lei contesta la proposta (sulla quota in discarica) nonostante il consiglio d’amministrazione voglia valutare una riduzione rispetto al 115 euro a tonnellata?

Innanzitutto non capisco perché il Presidente della SRR cita soltanto me. Non c’è stato un solo Sindaco che nell’assemblea della scorsa settimana ha approvato la proposta dei 115 euro. Tutti insieme abbiamo chiesto al Presidente Glorioso di fornirci quei dati utili per comprendere se la cifra (che è più alta di quella attualmente versata ad una discarica privata) è correttamente stimata. Glorioso vuole impedire che i Sindaci facciano il loro dovere, che è quello di tutelare i cittadini da tariffe ingiustamente esose ? Non credo. Perciò non ho compreso il suo nervosismo e la decisione di sospendere l’assemblea. Ricordo a tutti che il costo della discarica deve essere inserito in tariffa; se cresce, cresce la tariffa. C’è qualcuno che può impedire ai Sindaci di avere le idee chiare su un inevitabile aumento dei costi ? Abbiamo chiesto lumi ed aspettiamo di conoscere i dati che ci permetteranno di approvare la tariffa. Mi sorprende che, ad oggi, nessun dato sia stato trasmesso dalla SRR ai Sindaci che ne hanno fatto richiesta.

Quale potrebbe essere il costo giusto per conferire in discarica?

Non lo so, non sono un tecnico. Da Sindaci cerchiamo di non aumentare le tariffe, i costi giusti li valuteranno i tecnici. Se, come si è detto in passato, il costo giusto fosse intorno a 90 euro, nel 2018 le tariffe di tutti gli utenti diminuirebbero considerevolmente.

Per Glorioso il suo è stato un espediente per boicottare la società di scopo e che probabilmente voglia proporre la EcoEnnaServizi per gestire la discarica, cosa c’è di vero ?

Sono parole in libertà, sublime espressione di uno spirito libero quale certamente deve essere nel suo intimo il Presidente Glorioso. Quando lo spirito libero lascerà il posto all’amministratore pubblico, il Presidente Glorioso scoprirà che la società comunale non può gestire una discarica. Lo impedisce la legge. E, a differenza degli spiriti liberi che assecondano essenzialmente i loro istinti, gli amministratori pubblici rispettano le leggi !

Con l’avvio della discarica, si dice, verranno impiegati trenta lavoratori, i numeri sono questi? e quando secondo lei potrà partire effettivamente l’utilizzo la discarica?

Non lo so. Nessun dato è stato fornito ai Sindaci nel corso dell’assemblea né successivamente. Tutto quello che potrà essere fatto per salvaguardare ulteriormente i posti di lavoro, sono certo che verrà fatto. In conclusione vorrei lanciare un allarme a tutti i cittadini ed alle loro associazioni che nel tempo si sono occupati del tema. La grande battaglia dei rifiuti non è vinta. E’ vero, il servizio è ben funzionante, la differenziata è partita bene, i lavoratori sono garantiti e lavorano con profitto, l’utenza è soddisfatta. Ma distruggere è sempre molto più semplice che costruire. Vedo muoversi dietro le quinte coloro i quali hanno distrutto il precedente sistema seppellendolo con una valanga di milioni di euro di debiti. Non mi sfugge che le dimissioni dei liquidatori di EnnaEuno s.p.a., che non ho nominato io e che non mi pare abbiano dato il contributo che era stato loro chiesto, siano il preludio al fallimento dell’ATO con le drammatiche conseguenze in termini occupazionali e di bilanci pubblici che tutti comprendiamo.