Enna. Consiglio comunale: braccio di ferro tra maggioranza e opposizione, Sindaco rassicura sulla sua intenzione di nominare il vicesindaco

Braccio di ferro tra maggioranza e opposizione sin dalle prime battute, ieri 26 marzo, in Consiglio comunale.

Inizia con il rifiuto da parte del consigliere PD Paolo Timpanaro alla proposta dell’assessore Ferrari di prelevare il secondo punto all’Ordine del Giorno, riguardante la mozione sulla bonifica del Torrente Torcicoda, ma che – messa ai voti – viene evidentemente approvata.

Non piace, poi, al consigliere Stefania Marino l’idea che la sua mozione venga emendata, come proposto dal consigliere La Porta, ritirandola dopo più di un’ora di discussione, nella quale a parlare è prevalentemente l’Amministrazione, quasi fosse interrogata.

L’assessore Contino, anzitutto, precisa che la competenza del Torrente ricade sull’Assessorato regionale all’Ambiente, a cui si è più volte scritto per sollecitare gli interventi di pulizia dell’alveo, sebbene nel punto più delicato – ove si riscontra la presenza di arbusti che in caso di abbondanti piogge potrebbe provocare danni alle abitazioni limitrofe – provvederà il Comune, previo avviso alla Regione.

Spiega, inoltre, che tutta l’area del Torrente è, comunque, inserita all’interno del piano strategico dell’Agenda Urbana, e i progetti per l’esecuzione del Parco Urbano prevedono anche la messa in sicurezza del torrente stesso.

Su queste ultime considerazioni si basa l’emendamento proposto, che vuole sollevare l’Amministrazione dall’attribuzione della responsabilità. Ma ritenendola snaturata del suo reale intento, che era quello di adottare interventi immediati e tempestivi, il consigliere Marino ritira la mozione.

Inevitabile lo scontro nella discussione della mozione sulla nomina del vicesindaco, che viene presentata dal consigliere Timparano come un vero e proprio dibattito politico sull’azione dell’Amministrazione Dipietro, cui vengono in particolare criticate le azioni in tema di rifiuti e di acqua.

Non si sofferma, invece sulla questione politica il consigliere M5S Davide Solfato che, piuttosto, riscontra  nella mancata nomina del vicesindaco un vuoto istituzionale, per le ipotesi di assenza o di impedimento oggettivo del sindaco, considerate le previsioni del D. Lgs. n. 267/200 (TUEL), della Circolare del Ministero dell’Interno del 2012, dello stesso Statuto comunale, e considerata tutta la giurisprudenza sul tema del Consiglio di Stato, secondo cui la mancata nomina del vicesindaco imporrebbe tra l’altro la segnalazione all’assessorato regionale alle Autonomie che dovrebbe diffidare il Sindaco ad adempiere per garantire il governo dell’Ente.

Le stesse eccezioni sono sollevate dal consigliere Angela Marco.

A conclusione di un lungo dibattito, il Sindaco rassicura sulla sua intenzione di nominare il vicesindaco, essendosi semplicemente prolungato il “ragionamento” con le forze politiche che devono esprimerlo.

Poiché sono state messe in ballo talune questioni di natura politica, si apre poi una filippica sulle responsabilità dell’Amministrazione precedente, la quale ha consentito di portare a full time tutti gli impiegati ennesi, e ciò ha fatto lievitare la spesa e quindi le bollette, ora realmente adeguate ai costi. Ha consentito l’inserimento delle partite pregresse che hanno determinato un aumento delle bollette dell’acqua, portandole tra le più care d’Italia.

Giustifica il ritardo delle delibere e dei pareri per aver lavorato fino all’ultimo per ribassare le tariffe del 10% rispetto allo scorso anno.

E conclude affermando che di certo non passerà alla storia per essere un bugiardo.

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