Manifestazione regionale di forestali, lavoratori Esa e Consorzi di Bonifica

Sono stati oltre 5 mila, con una nutrita rappresentanza della provincia di Enna, tra forestali, lavoratori dell’Esa, dei Consorzi di bonifica e dell’Aras a partecipare alla manifestazione regionale che è stata organizzata da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil per chiedere al governo regionale risposte concrete e certezze sulle risorse disponibili per gli avviamenti al lavoro e le garanzie occupazionali in questi comparti, la soluzione dei problemi aperti che non consentono l’effettuazione di alcuni servizi all’agricoltura come le campagne irrigue o il supporto alla zootecnia.

“Il Presidente della Regione, Nello Mususmeci – dichiarano i rappresentanti della Flai Cgil – ha annunciato emendamenti per 70 milioni in Finanziaria, insufficienti visto che secondo i nostri calcoli ne servirebbero 110 di milioni. Inoltre si tratta al momento solo di un annuncio a cui vorrebbe vedere seguissero fatti concreti. Con la mobilitazione chiediamo anche l’insediamento di tavoli per la soluzione dei problemi e il riassetto di questi ambiti, affinchè da essi possa venire impulso allo sviluppo e stabilità nel lavoro”. Finora dal Governo regionale sono venute assicurazioni e aperture che non si sono tuttavia tradotte in fatti concreti. Le risposte devono essere immediate, sia perché riguardano migliaia di lavoratori, alcuni dei quali senza salario da mesi (Consorzi di Bonifica), inutilizzati (Aras), senza certezze per il futuro (Esa), nessun impegno per quanto riguarda le giornate di lavoro, ma anche perché riguardano l’assetto del mondo agricolo e forestale e il contributo che esso può dare allo sviluppo della Sicilia”. Luca Giummulè (Consorzio di Bonifica di Enna) sottolinea come la categoria da mesi vive situazione di grande disagio per non avere ricevuto il pagamento delle mensilità arretrate. “Viviamo in piena disperazione – dichiara Giummulè – continuiamo a vivere in uno stato precario, per cui vogliamo risposte certe sul nostro avvenire lavorativo”. Sul riordino dei Consorzi di Bonifica i sindacati ritengono oggi che “l’accoglimento da parte dell’Ars eliminerebbe il contenzioso in corso tra i vari Consorzi e i lavoratori e renderebbe pienamente operativi i Consorzi stessi, che attualmente non sono neanche in grado di gestire l’avvio della campagna irrigua”. Attualmente la legge prevede che chi ha contenzioso con l’Ente non può essere avviato al lavoro, ed è questo il nodo da sciogliere.