Valguarnera. Tre temi scottanti che tengono in ebollizione la politica cittadina

Valguarnera. Tre temi dibattuti in consiglio comunale ma che non hanno trovato ancora piena risoluzione. Le opposizioni “L’Altra Voce” e Forza Italia incalzano e chiedono al presidente del consiglio comunale Enrico Scozzarella di convocare urgentemente un consesso ad hoc per risolvere detti problemi.

Si tratta del tema inerente l’approvazione del regolamento per la disciplina del diritto di accesso agli atti amministrativi dei consiglieri comunali; del piano di intervento sul sistema integrato dei rifiuti; in ultimo e non perché meno importante, sull’anticipazione di cassa utilizzata dall’amministrazione comunale. Per quanto concerne il primo, recentemente il segretario comunale Pier Paolo Nicolosi ha invitato il presidente del consiglio a portare di nuovo il tema sulla disciplina degli atti riservati ai consiglieri in consiglio comunale, considerato che la prima votazione non era valida, essendo passato il punto con i voti di soli 6 consiglieri di maggioranza, allorquando serviva il voto favorevole di almeno 8 consiglieri. L’opposizione accusa la maggioranza di aver violato l’articolo 10 dello Statuto Comunale. Ben più complicato il secondo tema, che riguarda il Piano Rifiuti. Come si ricorderà il Piano pluriennale integrato e quello relativo al 2018, elaborati dall’amministrazione comunale e dall’ufficio tecnico, furono bocciati la sera del 25 marzo scorso dal consiglio comunale in un mare di polemiche. In quell’occasione determinante fu, oltre il voto contrario dell’opposizione, quello di due consiglieri di maggioranza, ovverossia del segretario del PD Fabio Arena e del neo consigliere Cristoforo Alessi che giustificarono la loro posizione (parole di Alessi) con un aumento ingiustificato di oltre il 30% della tariffa. Ma dietro la bocciatura ci furono pure delle polemiche politiche tutte interne al gruppo del PD, inerenti l’autosospensione della locale sezione durante le politiche del marzo scorso, non da tutti accettata. La conseguenza che ne derivò dalla bocciatura del Piano, oltre alla revoca della delega al vicesindaco Trovato, fu la chiusura da parte del sindaco Draià, dell’EcoPunto e il rallentamento della raccolta differenziata, nonché il ritorno di esso sotto l’egida della 3^ commissione consiliare così come fortemente richiesto dalle opposizioni, che propongono adesso la costituzione di un tavolo tecnico per una sua nuova rielaborazione, con costi più sostenibili per la cittadinanza. Il terzo punto proposto, invece riguarda la costituzione di una commissione di indagine ai sensi dell’art. 22 della Statuto comunale, per verificare le motivazioni che hanno indotto l’Ente ad utilizzare per diversi esercizi finanziari l’anticipazione di Cassa. A tale riguarda le minoranze propongono di dare mandato alla commissione consiliare per proporre al consiglio comunale un atto di indirizzo, al fine di attivare azioni correttive in ordine agli impegni di spesa e in conformità ai principi contabili, nonché per ridurre la forte esposizione che supera il milione di euro che onera l’Ente a pagare interessi per circa 50 mila euro l’anno.

Rino Caltagirone