Enna. C.C.: istituita la commissione speciale d’indagine ATO ENNA EUNO SpA

Con dieci voti astenuti e 16 favorevoli, è stata istituita la Commissione speciale d’indagine ATO ENNA EUNO SpA dal massimo consesso civico ennese.

La Commissione, come ha spiegato il sindaco Dipietro, non sarà chiamata ad indagare al fine di ricercare eventuali responsabilità o di individuare ipotesi di reato, contrariamente a quanto più volte rimarcato dai  consiglieri di opposizione. Il suo scopo non è quello di sostituirsi alla Magistratura, che sta già indagando sull’accaduto e che probabilmente a breve nominerà un amministratore giudiziario, poiché a seguito delle dimissioni dei commissari straordinari, il presidente dei revisori dell’ATO Enna Euno, ha consegnato la documentazione in Tribunale.
La commissione, dunque, avrà una mero scopo conoscitivo, che consentirà  di capire quello che è successo in questi anni, portando al crac finanziario dell’ATO, al fine di sedersi attorno a un tavolo e capire come affrontare le ricadute che tale fallimento ha nel presente e avrà nel futuro: in particolare, il problema del personale che non è stato ancora assunto e quello del dissesto dell’ente comunale.
Unanime, invece, la convinzione dei consiglieri del PD sull’inutilità della commissione e di continuare a parlare delle vicende passate, come ha spiegato lo stesso presidente del Consiglio Ezio De Rose che, spogliatosi per la prima volta del suo ruolo istituzionale, ha espresso chiaramente la sua posizione politica, quella cioè di aver fatto la scelta, con la votazione della costituzione dell’Aro e della società EcoEnnaServizi, di fissare un punto zero e di chiudere con il passato.

A favore dell’istituzione della commissione il Movimento 5 Stelle, che vede nella vicenda il fallimento di tutta una classe politica, compresa quella locale per le scelte che ha fatto, tra cui quelle sulla discarica, in ordine alla quale è stato presentato un esposto alla Procura. L’unica preoccupazione sollevata dal capogruppo Solfato è che tutto ciò si traduca in una lotta intestina tra le forze politiche di maggioranza e opposizione, preoccupazione condivisa dal consigliere Cuci che, anzi, è certo che essa contribuirà ad alimentare lo scontro politico. Inoltre, Solfato condivide gli stessi dubbi della consigliera Marino, sul fatto che una commissione d’indagine non sia stata mai chiesta in passato, quando la vicenda era ancora aperta.
Il consigliere Ferrari, a tale riguardo, riconosce la propria responsabilità politica di non aver mai pensato di affrontare questo tema con la richiesta di una commissione d’indagine, ma ne ribadisce la necessità oggi, soprattutto nei confronti di chi riveste un ruolo occupazionale fortemente compromesso.
L’estraneità con la vicenda, infine, la motivazione principale dei consiglieri che si sono astenuti.
Una volta approvata l’istituzione della Commissione Speciale, sono stati nominati i 9 componenti, uno per ciascun gruppo consiliare: Ferrari, Bruno, La Porta, Solfato, Gloria, Timpanaro, Colaleo, Campanile e Comito.