Valguarnera, consiglieri PD fanno quadrato attorno all’operato del presidente del Consiglio e chiedono dimissioni loro segretario

Valguarnera. I consiglieri di maggioranza del PD fanno quadrato attorno all’operato del presidente del Consiglio Enrico Scozzarella, esprimendogli massima solidarietà per gli attacchi dell’opposizione che si è rivolta al Prefetto, accusandolo di parzialità e di aver violato lo Statuto Comunale. Stigmatizzano inoltre l’operato del proprio segretario di circolo Fabio Arena, che in Aula ha votato dei provvedimenti assieme alla minoranza.

Ma sul presidente del consiglio non entrano però nel merito delle questioni, limitandosi a dire che “sono insussistenti gli atteggiamenti a lui contestati”. I fatti: la minoranza costituita dai consiglieri de “L’Altra Voce” e di Forza Italia molti giorni prima del consiglio comunale del 20 aprile avevano chiesto al Presidente del Consiglio di inserire all’ordine del giorno tre punti fondamentali: la costituzione di un tavolo tecnico per il piano pluriennale dei rifiuti, (bocciato nella seduta precedente dal consiglio comunale col concorso dei due consiglieri di maggioranza Arena ed Alessi); l’approvazione del regolamento per la disciplina del diritto di accesso agli atti amministrativi dei consiglieri (punto che dovrà essere rivotato visto che la prima votazione è stata dichiarata nulla dal segretario comunale per insufficienza di voti); in ultimo il problema relativo all’anticipazione di Cassa utilizzata dall’amministrazione comunale. All’inizio dei lavori del 20 aprile i consiglieri di opposizione, hanno detto che a loro modo di vedere, quella seduta fosse nulla, abbandonando l’Aula, dopo aver accusato il presidente di non aver ritenuto utile inserire all’ordine del giorno i tre punti richiesti, ma di aver invece avuto tutto l’interesse di integrare a tempo scaduto (dopo la convocazione) il Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Da qui il ricorso al Prefetto: Ma come detto, i consiglieri di maggioranza non ci stanno e replicano in questo modo all’opposizione: ecco quanto affermano Bentivegna, Scozzarella, Draià, Ruta, D’Angelo, Roccazzella, Auzzino e Pecora. “A Valguarnera ormai è un dato di fatto lo scontro aperto che si è delineato fra governo locale e minoranza. Dopo aver disertato, per l’ennesima volta, l’ultimo consiglio comunale e aver stigmatizzato l’atteggiamento del Presidente del consiglio comunale Scozzarella, l’opposizione annuncia un incontro con il Prefetto. Sulla vicenda del documento portato in aula dalla minoranza consiliare, e in separata parte condiviso e sottoscritto da alcuni esponenti del PD locale, noi consiglieri di maggioranza, esprimiamo la più totale e sentita solidarietà al presidente del consiglio Enrico Scozzarella per la insussistenza degli atteggiamenti a lui contestati. Al nostro capogruppo Carmelo Auzzino rinnoviamo la fiducia prendendo le distanze dalla pretestuosa sfiducia portata in aula dai consiglieri Alessi e Arena. Esaurita questa premessa doverosa, consideriamo la richiesta di incontro con Sua Eccellenza il Prefetto da parte delle minoranze consiliari l’ennesimo, basso e del tutto immotivato attacco politico all’amministrazione e alla Sindaca da parte di chi, non potendo e non volendo discutere il merito dei provvedimenti adottati in questi quasi tre anni di mandato, ricorre a “mezzucci” di basso profilo politico allo scopo di perseguire interessi diversi dal bene comune della cittadinanza di Valguarnera. Noi siamo fermamente convinti della bontà dell’azione amministrativa della Giunta, i risultati della quale cominciano ad essere tangibili per i nostri cittadini in termini di progettazione e di servizi resi ai cittadini stessi, ma soprattutto in termini di trasparenza e correttezza nei bilanci. Quello che emerge da quei documenti è un allarmante miscuglio politico, amministrativo e personale: non si tratta di valutare e contestare l’operato del Sindaco e della sua Giunta; non si tratta di contestare e criticare le decisioni sull’impostazione di un bilancio o di un piano strutturale; si sta trattando di contestare l’iter di convocazione di un Consiglio Comunale o bocciare un Piano d’Ambito senza mettere sui banchi del civico consesso un Piano alternativo, di alternativo vi è solo la richiesta di convocazione di un tavolo tecnico con i nomi dei “tecnici” mai forniti. Dal canto nostro, siamo pronti e disponibili al confronto costruttivo e perfino alla critica aspra, noi che mai abbandoniamo l’aula durante i lavori, noi siamo pronti al confronto ma sempre per sostenere, indirizzare e contribuire a migliorare le sorti del nostro paese. Non siamo invece disponibili a scendere ai livelli di chi è abituato a tenere questo tipo di comportamento che trova sempre il culmine nell’abbandono dell’aula, non dando la possibilità del confronto costruttivo. Invitiamo le segreterie dei livelli superiori del PD ad una ferma e chiara condanna del comportamento di chi si sta fregiando di farsi chiamare “dissidente”, ponendo i riflettori sulla non coerenza di un segretario di partito che fino a ieri difendeva a spada tratta l’operato dell’amministrazione, oggi si scaglia contro con dichiarazioni esattamente opposte e contrarie, cosa per cui è stato sfiduciato da segretario e da vice-capogruppo da 8 consiglieri su 10. Nella qualità di segretario del PD il consigliere Arena sta portando un partito locale, già sofferente per il commissariamento, alla deriva poiché ha sostituito il bene comune con le beghe politiche. Un segretario non può farsi chiamare dissidente, un segretario deve tenere unito il gruppo sempre e comunque pur nella distinzione dei pensieri. Se questa è la sintesi delle sue capacità lo invitiamo a rassegnare le dimissioni dando respiro e dignità ad un partito che, nella lealtà delle idee, merita di essere chiamato Democratico. Ci scusiamo noi con Sua Eccellenza il Prefetto perché viene chiamato ad intervenire su beghe politiche di ordinaria amministrazione, disturbandolo nel suo ruolo istituzionale. A Lui e alla cittadinanza di Valguarnera le più profonde scuse per i livelli in cui le minoranze consiliari hanno portato il civico consesso”.

Rino Caltagirone