Aidone. Approvato il conto consuntivo. Mozioni su chiusura banca, gestione rifiuti e zona artigianale

Aidone. L’ultima seduta di consiglio comunale è stato molto intensa per le importanti argomentazioni trattate. Tra i punti all’odg: l’approvazione del consuntivo 2016 passato con 7 voti della maggioranza contro i 6 della minoranza. “Approvato sol perché- afferma il consigliere di opposizione Filippo Curìa del gruppo Noi Aidone – è stato inviato un commissario ad acta dall’Assessorato regionale agli Enti locali”. Discusse anche due interpellanze del gruppo vicino al sindaco: chiusura dell’Unicredit e gestione dei rifiuti, “delle quali – prosegue Curìa – il gruppo Noi Aidone ha chiesto e ottenuto la trasformazione in mozioni”. Unanimità di consensi dei consiglieri presenti nello stigmatizzare il comportamento dei vertici dell’Unicredit di chiudere l’unico sportello bancario. “Una decisione gravissima – sottolinea Curìa – che arriva a pochi mesi dalla chiusura del Monte Paschi di Siena lasciandoci praticamente senza una banca”. Sul punto dei rifiuti, il gruppo Noi Aidone ha contestato l’affidamento e la gestione, per sei mesi, alla Tec, per l’importo ritenuto eccessivo rispetto al numero degli operatori. Il Sindaco ha chiarito che il servizio è stato affidato per un numero di operatori inferiore al Piano Aro, solo che nella fase di passaggio del personale si è stati obbligati a trasferire tutto il personale assegnato al cantiere di Aidone oltre un impiegato amministrativo, ciò determinato dall’obbligo della stessa normativa regionale. Per Aidone non ci sono problemi perché due lavoratori, a breve, andranno in pensione e ciò porterà a una rimodulazione del piano Aro. Curìa ha chiesto inoltre a che punto era l’annullamento delle bollette dei rifiuti 2017 e la rimodulazione delle stesse così come da impegni ufficiali, presi dal sindaco, davanti al consiglio, al Comitato cittadino rappresentato da Angelo Drago e da Giovanni Furcas per Assoconsumatori. Il sindaco ha dichiarato che gli uffici stanno lavorando ma per Curia si tratta di un’ulteriore promessa non mantenuta da parte del primo cittadino. “Questa promessa non mantenuta del sindaco – aggiunge Furcas di Assoconsumatori- ha ingenerato peraltro confusione nella popolazione che, aspettando la rimodulazione, non ha pagato e, in mancanza di chiarimenti, continuerà a non pagare”. Riguardo l’entrata della vendita dei lotti da destinare alla zona artigianale Noi Aidone ha contestato il fatto che l’amministrazione ha usato gli operatori della zona artigianale “come bancomat” perché hanno acquistato lotti per alcune centinaia di migliaia di euro ma, in cambio, l’amministrazione trascura ogni iniziativa utile per sopperire alle carenze di infrastrutture della zona (rete del gas, linea telefonica, messa in opera del depuratore, sistemazione delle strade…) “La cosa più grave – sostiene Curìa- è la presenza di un canile non autorizzato. Fra non molto scenderanno i forestali Sab a cui è affidato il Centro direzionale. Come faranno a convivere con decine di cani randagi?”. Il sindaco, a riguardo, ha illustrato le azioni intraprese a favore della zona artigianale sottolineando la massima attenzione per detta area.

Angela Rita Palermo
per La Sicilia