Maggio dei libri. Le Novelle della Pescara, Gabriele D’Annunzio

Esce, per Nulla Die Edizioni, di Piazza Armerina, la raccolta di racconti “Le Novelle della Pescara” di Gabriele D’Annunzio.

In questa edizione, curata da Nulla Die, sono pubblicati nove dei diciotto scritti che compongono Le Novelle della Pescara: La vergine Orsola, L’eroe, La veglia funebre, La Contessa D’Amalfi, La morte del Duca d’Ofena, Il Traghettatore, La fine di Candia, La fattura, Il Cerusico di mare.

“Le Novelle della Pescara sono il frutto di tagli e rimaneggiamenti che Gabriele d’Annunzio operò su due suoi precedenti testi: Il Libro delle Vergini (1884) e San Pantaleone (1886). I personaggi sono donne e uomini dai profili mutevoli descritti in un particolare momento della loro esistenza: sullo sfondo la comunità, spesso nemica, che determina l’evoluzione della storia individuale e il paesaggio d’Abruzzo, dai mille colori e dalle molteplici forme, che assiste, con la sua bellezza immane, alla tragica conclusione dei fatti”, evidenzia la curatrice dell’opera, Antonella Santarelli. “Si propone la lettura delle novelle accompagnate ognuna da una breve e concisa descrizione della storia narrata. La scelta di presentare con poche battute ogni racconto scaturisce dalla volontà di agevolare l’avvicinamento dei più giovani al testo dannunziano affinché possano apprezzare l’opera, per quanto ritenuta minore, dell’autore forse più controverso nel panorama letterario del primo Novecento.”

Il primo racconto, “La vergine Orsola”, ad esempio, è preceduto dalla seguente descrizione:

“Orsola, maestra ventisettenne strappata miracolosamente alla morte, sente, durante la convalescenza, il richiamo alla sensualità del suo giovane corpo. Si spinge a osservare la strada dove le prostitute attirano i soldati incrociando, così, lo sguardo di Marcello cui, durante le liturgie pasquali, ha modo di avvicinarsi nel caos della folla chiassosa di fedeli. Sensale tra i due è uno sguattero che porta l’acqua in casa di Orsola: questi violenta la ragazza che rimane incinta. Presa dalla disperazione, Orsola berrà la pozione di una contadina che la farà abortire tra spasmi violenti fino a morire. Un vecchio cieco prenderà a bastonate la moribonda, convinto che sia un cane entrato nell’abitazione.”

Curato da Antonella Santarelli

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