Regalbuto. Il marito è cieco, ma alla prof continuano a negare il trasferimento

Bonferrato Salvatore, il fisioterapista non vedente di Regalbuto, 44 anni, dovrà continuare a vivere a casa dei genitori perchè la moglie Giuseppa Miraglia, insegnante da otto anni di ruolo in una scuola della provincia di Brescia nonostante la grave disabilità del marito, per il secondo anno consecutivo, non ha ottenuto il trasferimento in provincia di Enna. Già negli scorsi mesi Salvatore, che ha scritto al presidente della Repubblica e all’allora ministro dell’Istruzione, aveva protestato per la sua assurda situazione. “Sono cieco e mi sono sposato per avere una vita normale con mia moglie – dice – Sono stato costretto a tornare a casa dai miei anziani genitori perche mia a mia moglie è stato negato il trasferimento”. Anche per il rpossimo anno scolastico, la moglie di Salvatore ha visto negato il trasferimento, dopo aver ripresentato la domanda per l’assegnazione della sede ad Enna dove è residente il coniuge, che necessita di assistenza poiché è in possesso della legge 104. ”Sono stati giorni di attesa – dice Salvatore – il I giugno è stata notificata la lettera del non avvenuto trasferimento. Si prospetta per noi un altro anno di lontananza. Io a Regalbuto, a casa dei miei e mia moglie a Brescia. Per la seconda volta mi sento vittima di una grave ingiustizia perché i posti riservati ai titolari di 104, in provincia di Enna, sono stati ricoperti tutti da persone che hanno presentato ricorso e, senza che ancora ci sia un giudizio di merito, hanno occupato i posti disponibili. Io mi sono fidato della legge italiana. Sono completamente cieco e lo scorso anno mia moglie non ha presentato ricorso perchè data l’evidenza e la gravità del mio handicap non credevo mi venisse negato il diritto ad una vita normale. Sono demoralizzato ma tornerò a scrivere al presidente della Repubblica e ai nuovi ministri dell’Istruzione e della Famiglia e Disabili affinchè mi consentano di potere riabbracciare mia moglie”.