M5S Enna sul “teatrino” della mozione sul Teatro Garibaldi

“La discussione della mozione sul Teatro Garibaldi al Consiglio comunale di venerdì 8 giugno, si è trasformata nell’ennesimo “teatrino” tra il Sindaco e quel che rimane del Partito Democratico ennese, a seguito della richiesta del direttore artistico Mario Incudine di rinviare il Consiglio, per permettergli di essere presente.

Si è ripetuto il solito copione: da un lato la tattica utilizzata dall’Amministrazione Dipietro di indurre a rinviare la trattazione di una mozione “scomoda”, sapendo per esperienza che sull’argomento calerà il sipario. Dall’altro, l’incongruenza dei firmatari della mozione che, dopo aver attaccato l’Amministrazione per il solo fatto di aver proposto un rinvio del punto all’ordine del giorno, decidono inspiegabilmente di ritirarla, stante che l’invito al direttore artistico non costituisce un atto dovuto e che la decisione finale sarebbe dovuta spettare ai firmatari, come dai noi  sottolineato”. Lo affermano i portavoce in Consiglio comunale, Cinzia Amato e Davide Solfato.

“Di certo si tratta di un tema scottante che non può passare in sordina, considerate le diverse perplessità che, a nostro modo di vedere, la questione solleva – spiegano i due consiglieri –  a partire dalla proroga dell’incarico al direttore artistico, lo scorso anno, per ulteriori tre anni. Invero, pur riconoscendo in Mario Incudine un talento della nostra città, lasciare per sei anni la direzione artistica in capo alla stessa persona non consente ad altre realtà ennesi di emergere e valorizzare il proprio talento, contrastando, peraltro, con il principio della rotazione degli incarichi negli organismi pubblici”. 

“Non è, inoltre, una novità – sottolineano ancora Amato e Solfato – che tutti coloro che gravitano attorno al mondo artistico ennese lamentino il fatto che non viene dato loro alcuno spazio, così come è altrettanto noto che questo tipo di gestione, incentrata sulle personali performance artistiche del direttore, sia stata oggetto di accuse di conflitto d’interessi da parte della stampa locale e nazionale, con un danno d’immagine per la città.

I due consiglieri del M5S precisano inoltre: “non condividiamo neanche il progressivo aumento dell’importo previsto dall’Amministrazione nel bilancio comunale, per finanziare la stagione teatrale: non volendo sminuire la competenza di Mario Incudine, reputiamo che chiunque con un budget annuo di circa 330mila euro riuscirebbe ad organizzare una “signora” programmazione e, a tal riguardo, in sede di variazioni di bilancio dello scorso anno, avevamo presentato un emendamento per dimezzare le spese previste per il teatro”.

“E’ chiaro che per quest’Amministrazione comunale la “Cultura” ad Enna coincide solo con la stagione teatrale, per la quale riesce a programmare ed impegnare per tempo le somme, mentre le altre manifestazioni ed eventi, che vengono delegati alle associazioni e  altre realtà locali e che hanno un notevole impatto socio-economico e culturale oltre che d’immagine per la città, non ricevono un’adeguata attenzione ne dal punto di vista finanziario ne da quello organizzativo, non essendo adeguatamente coinvolte nei processi decisionali.

Di fatto, ormai, le proposte culturali di chi gravita fuori dall’orbita della gestione artistica del Teatro, vengono quasi sempre tenute in ostaggio, facendone dipendere la realizzazione dall’approvazione del bilancio, quando basterebbe un’adeguata programmazione, del tutto trasparente, di concerto con le parti interessate e gli organi istituzionali. Questo non significa investire sulla cultura ma ucciderla”, concludono Amato e Solfato.