Sanità. Al Consiglio comunale presso l’ospedale di Enna presente solo la deputazione pentastellata

Le problematiche dell’Ospedale Umberto I di Enna denunciate dall’Osservatorio sulla Sanità, il tema del Consiglio comunale odierno (lunedì 25 giugno) presso la sala congressuale dell’ospedale Umberto I, è stata un’occasione per ribadire che la Direzione sanitaria, ad oggi, non ha saputo dare risposte concrete alle criticità denunciate, ossia quelle relative al Reparto Otorino, al CUP, al Pronto Soccorso, all’apertura di una sala operatoria esclusiva per l’Ostetricia ed alla ricollocazione del personale sanitario.

A ciò si aggiunge il timore diffuso che l’offerta sanitaria del nosocomio ennese possa essere penalizzata dalle scelte indicate dalla nuova rete ospedaliera, che lo configura come ospedale di I livello senza, tuttavia, riuscire a garantire i servizi adeguati a questa classificazione e a rispondere alle esigenze del territorio.
Il Presidente del Consiglio Comunale, Ezio De Rose, ha esposto gli argomenti che il consesso comunale ritiene urgenti nella discussione e nella risoluzione: problematica CUP; chiusura reparto Otorino, attesa al Pronto Soccorso P.O. Enna, depotenziamento dell’attività delle sale operatorie. I consiglieri Marino e Marco hanno subito sottolineato i disagi per le criticità nell’offerta sanitaria evidenziando anche la problematica relativa agli screening oncologici che ancora non sono a regime secondo quanto progettato. La discussione, sin dai primi interventi, ha affrontato la proposta della rimodulazione della rete ospedaliera presentata dall’Assessore Regionale alla Sanità in base agli standard del Decreto Ministeriale n.70 del 2015. In molti hanno sottolineato la presenza di difformità nell’applicazione del Decreto nel piano di rimodulazione presentato evidenziando come penalizzazioni per l’ASP di Enna la riduzione delle strutture complesse e la scomparsa dei posti letto in Oncologia. Tanti i consiglieri comunali intervenuti: hanno preso la parola, tra gli altri, i consiglieri comunali Bruno, Comito, Cappa, Amato; tra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, i rappresentanti della UIL, CISL, CGIL, NURSID e della RSU Aziendale, e i componenti dell’Osservatorio Cittadino della Sanità. L’Assessore Comunale alla Sanità Dante Ferrari ha ringraziato i deputati presenti rilevando la scarsa partecipazione dei cittadini; ha esaminato le questioni affrontate rimarcando la carenza dell’equa distribuzione del personale tra i presidi e i reparti ospedalieri.

Il dr. Emanuele Cassarà, Direttore Sanitario dell’ASP di Enna, ha evidenziato che gli standard alla base del Decreto sono esclusivamente numerici e non contemplano altre caratteristiche del territorio, come la vastità e la conformazione geografica; si presentano, pertanto, penalizzanti per la realtà ennese. Per Il CUP, ha dichiarato che le criticità sono rilevanti e si sta lavorando per superarle in maniera definitiva. In merito al Pronto Soccorso, la ditta aggiudicataria della gara consegnerà la fornitura degli arredi entro il 30 giugno. Per la carenza di personale sanitario presso il Pronto Soccorso, il reparto di Otorino e altri, nelle prossime settimane sarà avviata la mobilità regionale che dovrebbe consentire l’arrivo di medici e infermieri presso l’ASP di Enna. Per gli screening oncologici, ha preannunciato la riattivazione entro quindici giorni dello screening al colon retto e il piano, in itinere, di raggiungere, tramite mezzi mobili dotati di mammografi, i comuni più periferici della provincia per consentire alla popolazione di aderire alla campagna di prevenzione nel proprio paese.
Al completo la presenza della deputazione ennese del M5S, composta dal sen. Fabrizio Trentacoste, l’on. Andrea Giarrizzo, i consiglieri comunali Cinzia Amato e Davide Solfato, oltre al deputato regionale Antonio De Luca, componente della Commissione Sanità dell’ARS.
“Pur non volendo sollevare alcuna polemica”, ha esordito la portavoce in Consiglio comunale Cinzia Amato, l’attuale situazione, oggi vissuta come emergenza, non si è venuta a creare dall’oggi al domani. Si tratta, piuttosto, di un’opera di ‘smantellamento’ che è in atto ormai da diverso tempo, denunciata più volte dai nostri portavoce regionali. La deputazione oggi presente conferma che la nostra forza politica non è di certo indifferente al problema”.
“Mi farò portavoce delle problematiche dell’Ospedale di Enna emerse in occasione di questo Consiglio comunale”, è stato l’impegno di Antonio De Luca (nella foto in alto). “La rete ospedaliera è un atto di competenza esclusiva dell’Assessore alla Salute. Le problematiche che penalizzano il territorio ennese non dipendono tanto dal Decreto Balduzzi quanto dall’applicazione che ne viene data, soprattutto quando il territorio non viene considerato nella sua interezza e specificità. Se non si abbandonano le logiche spartitorie che caratterizzano questo settore – prosegue il deputato regionale del M5S – e che vedono prevalere gli interessi di alcuni baronati sanitari rispetto ai reali bisogni dei cittadini non si vedrà mai la luce”. “Il M5S – conclude il deputato messinese- sarà al vostro fianco nella battaglia per la tutela dei diritti dei cittadini ennesi che non dovranno fare mancare di fare sentire la loro voce e fare le dovute pressioni in assessorato”.

Così il senatore Fabrizio Trentacoste: “credo che la rete sanitaria dell’ennese, che si fonda su 4 presidi ospedalieri, vada riformulata e resa più efficiente su base provinciale, senza per questo ridurla, perdendo posti letto, prestazioni, reparti e personale. I 4 ospedali devono mantenere i servizi di base e caratterizzarsi per le prestazioni specialistiche, per garantire alla popolazione della provincia, complessivamente sull’intero territorio, i servizi necessari. Tale redistribuzione di risorse e competenze dovrà tenere conto della viabilità e delle aree disagiate, potenziando i servizi di telemedicina e l’elisoccorso”.
“Siamo vicini ai cittadini e metteremo a loro disposizione tutti i mezzi di cui disponiamo nelle sedi istituzionali in cui siamo presenti, per tutelare il nostro territorio a prescindere dal colore politico – ha concluso il deputato Andrea Giarrizzo. Allo stesso modo, terremo tutti costantemente aggiornati degli sviluppi del lavoro dei nostri portavoce regionali”.
Come preannunciato, il Consiglio Comunale ha consegnato il documento finale dei lavori ai deputati presenti.